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Risultati 13a giornata Serie A 2013/2014 (FOTO)

La Juve espugna Livorno nel segno di Tevez e Llorente. Fiorentina ko a Udine e pareggio in extremis della Lazio contro la Sampdoria. Successi per Sassuolo e Torino su Atalanta e Catania.
A cura di Marco Beltrami
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La Juventus si riprende la vetta della Serie A, in attesa del posticipo della Roma. I bianconeri hanno espugnato il campo del Livorno nel segno di Llorente e Tevez. Brutto ko della Fiorentina in casa dell'Udinese al termine di un match ricchissimo di occasioni di rete. La Lazio nonostante la superiorità numerica è riuscita solo all'ultimo assalto a strappare il pari sul campo della nuova Sampdoria di Mihajlovic. Successi preziosi per Torino e Sassuolo rispettivamente contro Catania e Atalanta. Solo un pareggio per l'Inter nella trasferta di Bologna (1-1).

Bologna-Inter 1-1 (12′ Kone, 51′ Jonathan) – L'Inter le ha provate tutte per vincere a Bologna e rilanciarsi in campionato agganciando il terzo posto che rimane in mano al Napoli. Ma al Dall'Ara non si va oltre un 1-1 che ai punti è un risultato bugiardo. Al di là di questo, oltre il carattere e la voglia di successo però la  squadra di Mazzarri è sembrata svogliata soprattutto ad inizio match quando è stata punita dal solito Kone che ha messo la serata in salita. un approccio sbagliato e forse una formazione sbagliata con un nervosissimo Taider in mezzo al campo che rischia il rosso in 20 minuti e un Campagnaro in difesa non al meglio. Alla fine c'è voluta l'ennesima giocata (fortunata) di Jonathan che nella ripresa ha permesso il pareggio. Brutta prestazione di Palacio che ha sbagliato l'impossibile e la beffa è arrivata al 92′ con la clamorosa traversa di Juan che ha fermato le ambizioni nerazzurre.

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Livorno-Juventus 0-2 (63′ Llorente, 74′ Tevez) – Avvio deciso dei bianconeri che provano sin da subito a fare la partita. I padroni di casa sono pronti a sfruttare le ripartenze. Nei primi 20 minuti mancano emozioni e palle gol degne di nota nonostante la grande intensità in campo. Il primo brivido arriva al 22′ con Llorente che di testa sfiora la traversa di Bardi. Gli amaranto rispondono con Emeghara che si gira e tenta la conclusione che termina altissima. Al 30′ missile di Pogba che trova attento Bardi che devia in corner. Asamoah al 35′ entra in area dalla destra e scarica un fendente su cui Bardi se la cava. Subito dopo giallo per Mbaye per fallo su Padoin. Nella ripresa partita subito divertente: al 5′ punizione di Pirlo che finisce fuori. Ammonito Greco per simulazione: il centrocampista si tuffa in area dopo un contatto inesistente con un avversario. Proteste bianconera al 13′: fallo di mano di Ceccherini dopo un tacco di Llorente, l'arbitro fa cenno di proseguire. La Juventus trova il vantaggio al 18′ con Llorente! Gran gol del Re Leone  che con un grande deviazione al volo sfrutta un grande assist di Pogba. Raddoppio Juventus al 29′ con Tevez: Llorente protegge un grande pallone e serve Tevez che con un rasoterra preciso insacca. Sventola di Asamoah al 32′: Bardi ribatte con i pugni. Vucinic e Quagliarella per Tevez e Llorente nel finale. Palo juve al 34'con una deviazione pericolosissima di Coda che di testa ha sfiorato l'autogol

Chiellini nel ricordo di Luca Rondini. Il difensore della Juventus Giorgio Chiellini, livornese ed ex giocatore del Livorno ha deposto un mazzo di fiori sotto lo striscione del club amaranto intitolato a Luca Rondina, il tifoso scomparso 11 anni fa, appena diciassettenne, in seguito a un incidente mentre col suo scooter viaggiava dietro a un pullman di tifosi del Livorno in partenza per una trasferta. Un gesto accolto da applausi scroscianti da parte di tutto lo stadio.

Lo striscione della curva per capitan Luci
Lo striscione della curva per capitan Luci

Udinese-Fiorentina 1-0 (33′ Heurtaux) – Super partenza al Friuli e al 7′ intervento difensivo decisivo di Domizzi che evita che il pallone arrivi a Joaquin tutto solo. Pinzi ko al18′: entra Allan. Proteste viola intorno al 20′ con Rossi che cade dopo un "sandwich" da parte di due avversari. Tagliavento fa segno di proseguire. Cuadrado show al 23′: dopo una strepitosa serpentina partita da centrocampo, il colombiano tira in porta trovando la grande risposta di Brkic. Dominio viola al Friuli: al 28′ tocca ad Aquilani sfiorare il raddoppio con Brkic ancora protagonista. A sorpresa vantaggio friulano al 33′ con Heurtaux! Il difensore con una zampata sfrutta la sponda di un compagno di squadra e batte Neto. I viola creano tantissimo ma non segnano: al 42′ Brkic provvidenziale su Cuadrado che aveva stoppato un gran pallone in area. In avvio di ripresa infortunio per Heurtaux che lascia il campo a Widmer. Friulani vicini al raddoppio: Neto dopo aver perso il pallone è bravo a negare la gioia del gol prima a Danilo e poi a Di Natale. Muriel fallisce il match point al 34′: dopo un bell'assist di Lazzari, si fa ipnotizzare da Neto. Ancora il portiere decisivo al 37′ su punizione di Muriel. Sciupa tantissimo la squadra di casa e ancora il colombiano al 45′ scatta su Savic arriva tu per tu con Neto che ancora una volta dice di no. Problema muscolare per il colombiano. Incredibile gol fallito da Widmer in pieno recupero: a tu per tu con Neto, il giocatore calcia incredibilmente fuori.

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Sampdoria-Lazio 1-1 (21′ Soriano, 49′ Cana) – Punizione dalla trequarti per i padroni di casa e Marchetti con un'uscita a vuoto mette i brividi ai tifosi biancocelesti al 3′. Giocano bene i padroni di casa: Obiang ci prova dal limite ma il pallone finisce ampiamente fuori. Intanto curiosamente sul campo atterrano numerosi piccioni che volano quando il gioco ristagna vicino alla loro zona. Al 43′ punizione velenosa di Gabbiadini che non beffa Marchetti che para tuffandosi alla sua sinistra. Avvio di ripresa shock per i blucerchiati: rosso a Krsticic per un brutto intervento con il piede a martello su Ledesma. Occasionissima Lazio al 15′ con Perea che praticamente a botta sicura colpisce il palo! La Samp trova il vantaggio al 21′ con Soriano! Il centrocampista è lestissimo a ribattere in rete una parata di Marchetti sempre su una sua conclusione. Incredibile! La Lazio trova il pari al 94′ con Cana che all'ultimo assalto in una sortita offensiva batte Da Costa.

Torino-Catania 4-1 (9′ Immobile, 33′, 60′ El Kaddouri, 4′ Leto, 58′ Moretti) – Inizia tardi il match a causa di un buco nella rete. Occasionissima Toro in avvio: Immobile si presenta a tu per tu con Andujar al 3′ ma trova la risposta dell'argentino. Ancora Torino al 5′: traversa di D'Ambrosio che da posizione ravvicinata colpisce in mischia il montante superiore. Il pallone arriva a Moretti che calcia altissimo. Granata in vantaggio al 9′ con Immobile! L'attaccante sfrutta un clamoroso errore di Legrottaglie che regala il pallone all'avversario che con freddezza batte Andujar. Subito dopo Guarente sfiora il pari con un tiro dalla distanza. Al 32′ ancora Immobile fallisce il raddoppio: dopo aver dribblato Andujar, l'attaccante centra il palo! Catania disastroso difensivamente: Guarente in scivolata serve El Kaddouri che tutto solo non sbaglia di fronte ad Andujar per il raddoppio granata. Catania meglio in avvio di ripresa: al 10′ conclusione dal limite di Barrientos, pallone altissimo. I rossoblu rientrano in partita al 4′ con Leto: conclusione deviata che con una traiettoria velenosa scavalca Padelli. Proteste catanesi per l'inizio dell'azione del gol partita da un presunto fallo in area avversaria.  Espulso Ventura. Moretti di testa piazza il tris per il Toro su un corner perfetto di Cerci al 13′ della ripresa. Al 15′ arriva anche il poker firmato ancora da El Kaddouri che non lascia scampo ad Andujar.

Immobile buca Andujar
Immobile buca Andujar

Sassuolo-Atalanta 2-0 (18′ Zaza, 22′ Berardi) – Al 5′ tegola per l'Atalanta: strappo per Bellini costretto a lasciare il posto a Scaloni in lacrime. Al 6′ Magnanelli vicino al vantaggio con una conclusione dal limite che sfiora il palo. Incredibile sfortuna per l'Atalanta: al 14′ anche Brivio ko. Il difensore sembra non farcela, al suo posto dovrebbe entrare Del Grosso. Invece Brivio stringe i denti chi è costretto ad uscire invece è Stendardo: entra Cazzola. In avvio di ripresa cambio per i padroni di casa: esce Schelotto entra Gazzola. Ospiti pericolosi con una deviazione ravvicinata di Moralez che non beffa Pegolo. Al 22′ raddoppio neroverde con il solito Berardi che dopo una vera e propria sgroppata firma con freddezza il 2 a 0. Subito dopo animi surriscaldati e giallo per Floro Flores dopo una reazione su Carmona. Emiliani che dovranno giocare il finale di partita in 10 per l'espulsione di Antei. Al 35′ grandissima parata di Pegolo su una conclusione ravvicinata di Denis.

Napoli-Parma 0-1 (81′ Cassano) –  Un lampo di Cassano s’abbatte sul Napoli, il Parma fa il colpo di giornata (1-0). Tonfo fragoroso (in casa non accadeva dall’anno scorso col Bologna), sconfitta meritata: la seconda di fila dopo le 3 sberle sul muso prese a Torino dalla Juve. Attenuanti? Difficile trovarne senza correre il rischio di sembrare ridicoli. La pioggia, fastidiosa. Il campo pesante, non agevola la manovra e poi è un’insidia. La trasferta di Dortmund e la testa alla Champions League. Ospiti compatti, ben messi in campo e spavaldi, capaci di soffrire e colpire

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Milan-Genoa 1-1 (4′ Kakà, 8′ rig. Gilardino) – Il Milan all’inferno, solo andata. Il ritorno è lontano. Il pareggio per 1-1 contro il Genoa ha tutti i contorni di una disfatta perchè al di là del punticino rimediato per smuovere una classifica comunque totalmente negativa, non c’è alcun altro elemento positivo da annotare. Kakà aveva illuso dopo soli 3 minuti, poi il black out culminato con l’errore dal dischetto di Balotelli e gli errori sotto porta che hanno esaltato un quasi impeccabile Mattia Perin, miglior giocatore in campo. A complicare la serata di Allegri ci ha pensato anche l’ex di turno, Gilardino che all’8′ dal dischetto non ha sbagliato la rete del pareggio (ossigeno puro per il Genoa) e ha offerto il fianco alla protesta della Curva Sud, già nell’aria ma che a fine gara ha assunto i contorni furiosi di una protesta totale verso giocatori, dirigenti e allenatore.

Verona-Chievo 0-1 (92′ Lazarevic) – Più che un derby, un’opera d’arte: un dramma per l’Hellas Verona, un romanzo per il Chievo Verona. Un’opera teatrale, in tre atti. Atto primo, la noia: tanta, tantissima, soprattutto nel primo tempo. Poche occasioni da una parte e dall’altra, tanti palloni sprecati, tanta tattica e poca tecnica. Atto secondo, la commedia degli errori: un gol di Cesar annullato dopo sei minuti per un fuorigioco inesistente, fanno gridare allo scandalo ai clivensi e tirare un sospiro di sollievo agli scaligeri. Atto terzo, drammatico per l’Hellas e romanzesco per il Chievo: all’ultimo assalto, arriva la zampata di Lazarevis su assist di Hetemaj, che vale il derby in favore dei clivensi e che getta nello sconforto gli scaligeri. Questo, e poco altro, è stato il Derby della Pearà.

Archiviati gli anticipi del sabato col le vittorie del Chievo nel derby di Verona, quella del Parma in casa del Napoli, e il pareggio tra Milan e Genoa è tutto pronto per il pomeriggio domenicale della 13a giornata di Serie A. Occhi puntati sulla Juventus che a Livorno con un successo potrebbe allungare sul Napoli e scavalcare momentaneamente la Roma impegnata lunedì contro il Cagliari. Intrigante anche la sfida tra Udinese e Fiorentina con i match Torino-Catania, Sampdoria-Lazio e Sassuolo-Atalanta a completare il programma.

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