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Sampdoria-Inter: Cassano sfida il suo passato e, forse, il suo futuro

Contro la Sampdoria, Antonio Cassano ci sarà. Superato il problema alla caviglia, FantAntonio si giocherà tutte le sue carte nella gara per lui più delicata: quella da ex contro il passato blucerchiato che potrebbe trasformarsi in un nuovo futuro. Perchè il suo destino all’Inter è tutt’altro che già scritto…
A cura di Alessio Pediglieri
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Cassano all'Inter

Non è più il momento di aspettare, dopo la sconfitta contro la Juventus rimediata sabato pomeriggio per l'Inter ogni sfida adesso ha il sapore dell'ultima spiaggia. Come la partita di Genova nel recupero contro la Sampdoria in cui non ci si può permettere di sbagliare nulla.
Nella speranza che a deciderla sia, eventualmente, Antonio Cassano il grande ex di turno che deve ancora guadagnarsi i galloni del rinnovo contrattuale per sperare in un futuro a tinte nerazzurre.

La Pasqua amara dell'Inter –  Stramaccioni non ha passato di certo una buona Pasqua. Contro la Juventus sapeva che la sfida sulla carta era impari e per questo nella vigilia del confronto con i campioni d'Italia aveva chiesto almeno che arrivasse una prova convincente. Il risultato poteva aspettare, aveva detto il tecnico conscio delle proprie difficoltà davanti alla squadra di Conte, ma il gioco no. Perchè proprio la mancanza di prestazioni convincenti (al di là dei risultati) è tutt'oggi il vero tallone d'Achille dei nerazzurri da inizio della stagione. Mai un periodo senza cadute, mai risultati e gioco convincenti, mai un segnale che malgrado i tantissimi problemi tra infortuni e un mercato deficitario, dimostrasse la forza e la compattezza di un gruppo pronto a far quadrato per affrontare e vincere le avversità. A San siro il 2-1 rimediato a favore dei bianconeri è arrivato con un'Inter che poco o nulla ha fatto per dimostrare di reggere l'urto dei campioni in carica.Stramaccioni ci ha messo del proprio, sbagliando la formazione iniziale, pagando subito a carissimo prezzo (gol di Quagliarella dopo soli 3′) le proprie scelte. Con in campo un impresentabile Ricky Alvarez, uscito a metà gara tra i fischi dello stadio, l'Inter ha di fatto regalato alla Juventus un intero primo tempo, con l'ennesima brutta prestazione dell'argentino che ha fallito tutte le possibilità avute nel corso dell'anno.

Si punta tutto sulla ruota di Genova – Non solo, perchè a delineare l'attuale momento di frustrazione generale ci ha pensato anche l'insolito Esteban Cambiasso che, con l'incredibile fallo su Giovinco a tempo scaduto, ha ratificato la totale confusione e il forte nervosismo oramai dilagante in quel di Appiano Gentile e dintorni. Ci si affiderà dunque ai soliti noti o chi, tra questi sarà a disposizione. Detto di Cambiasso che dovrà osservare un turno di squalifica, Stramaccioni deve considerare la condizione psicofisica generale e non è facile. Alcuni segnali sono buoni, come il rientro nel gruppo di Mundingayi e una difesa che sta ritrovando i vari interpreti principali. Aspetto quest'ultimo, non da poco visto che da settembre Stramaccioni non ha mai potuto schierare il reparto difensivo titolare dal primo minuto, dovendo fare troppo spesso di necessità virtù. E poi ci si dovrà affidare al solito Palacio, là in avanti, già a segno contro la Juventus e miglior marcatore stagionale a quota 10 reti in campionato al pari dell'infortunato e indisponibile Diego Milito. Da lui, nolenti o volenti, dovranno passare le sorti nerazzurre anche contro la Sampdoria, nella speranza di non dover far troppo lavorare Handanovic oramai in straordinario costante.

Cassano-day: tra passato, presente e futuro – Soprattutto ci si aspetterà molto da un certo Antonio Cassano. Il grande ex di turno che sfiderà in quello che fu il suo stadio e il suo tifo, una Sampdoria con cui si è lasciato in modo agrodolce e dove non ha mai nascosto di voler tornare un giorno, per chiudere la propria carriera. Il futuro di Fantantonio infatti è al momento un piccolo grande rebus. Nei primi tre mesi in nerazzurro era tutto rose e fiori: miglior inizio di stagione di sempre, tanti gol e assist, un idillio con allenatore, presidente e tifoseria che sembrava perfetto. Poi un periodo di appannamento fino a quel famoso faccia a faccia in allenamento con Stramaccioni che tanto fece parlare stampa e addetti ai lavori. Allora tutto venne chiuso con un ‘no comment' nerazzurro e una ‘cassanata' ridimensionata davanti a impegni più importanti come le sfide imminenti di Europa League e di campionato (tutte, alla fine, fallite). Tuttavia è evidente che quel ‘colpo di testa' di Cassano con Stramaccioni uno strascico l'abbia comunque lasciato se oggi si parla del barese anche in chiave calciomercato. Infatti, se fino a qualche mese fa l'unico problema era legato al prolungamento del contratto e allo stabilirne le cifre, oggi in gioco c'è proprio l'opportunitá se continuare il rapporto o chiuderlo già a giugno. Moratti l'ha lasciato intendere più di una volta: il collettivo è più importante dei singoli anche se si chiamano Cassano. E il progetto che si è intrapreso, quello della via giovane, dei ragazzi da crescere e di un mercato votato alla morigeratezza economica hanno ancor più la priorità assoluta. Così nella sfida di mercoledì pomeriggio ci sarà più di un occhio di riguardo per Fantantonio. Dovrà dimostrare di valere un rinnovo, tornando a trascinare l'Inter in campionato come ad inizio anno e lo dovrà fare forse in quella che per lui sarà la gara più importante e delicata, contro il suo recente passato blucerchiato. Non sarà facile ma in fondo Antonio Cassano ci ha abituato ad una realtà: le cose facili non gli sono mai piaciute. Per questo, questa sfida si appresta ad essere il banco di prova perfetto per il genio barese. O tutto o niente. Un po' come tutta la storia di Fantantonio stesso…

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