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Sampdoria, Ferrero: “Eto’o? Ora lo chiamo e vi dico dov’è”

Il presidente scherza con i suoi tifosi sull’arrivo del camerunense in occasione della presentazione di Coda, Correa, Frison e Muriel, primi 4 colpi di calciomercato.
A cura di Marco Beltrami
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Dopo aver calato il poker di colpi di mercato, Massimo Ferrero spera di regalare in breve tempo ai tifosi della Samp, l’asso finale ovvero Samuel Eto’o. Il presidentissimo blucerchiato è intervenuto davanti ai microfoni della stampa in quel di Bogliasco, per presentare i nuovi acquisti Coda, Correa, Frison e Muriel. Il patron non ha rivelato quando arriverà il camerunense, preparando però tutti ad una sorpresa nei prossimi giorni: “Godetevi queste quattro perle, domani, forse, ne arriverà un altro. Anzi no, domani non arriva nessuno. . Eto'o? Ora lo chiamiamo e vediamo dov'è. Posso solo dirvi che sono un presidente operaio, che gira con l'elmetto giallo e i guanti da lavoro: mai avrei pensato che si lavorasse tanto nel calcio. Nella vita ci sono delle sorprese, non si può sapere sempre tutto. Sapete una cosa? Il derby di andata lo abbiamo vinto; in attesa di quello di ritorno, il derby di oggi intanto lo vinciamo di nuovo noi, 4-1″.

Ferrero orgoglioso della sua Samp

Oltre al derby di mercato con il Genoa, finora vinto secondo il presidentissimo, Ferrero ha fatto anche il punto sulla prima parte di stagione della formazione blucerchiata: “Per me è un orgoglio essere il presidente della Sampdoria. Ho preso questa società ormai sei mesi fa, e siamo un'azienda solida. Abbiamo giocato un grande girone di andata senza che ci fosse regalato nulla e senza regalare nulla, anzi perdendo, forse, qualcosa. Per questo devo dire grazie ai miei ragazzi e soprattutto non mi dimenticherò mai di ringraziare Sinisa Mihajlovic".

L'emozione di Muriel

Grande emozione in particolare da parte di Luis Muriel. Il centravanti si è emozionato vistosamente: “Ci sono stati tanti momenti difficili, a volte mi dicevano che era fatta, poi che dovevo tornare. Alla fine siamo riusciti a finirla bene. Sono stato sul punto di piangere perché sentivo che non ce la facevo più. Sono contento di esserci, voglio ringraziare il mio procuratore e il presidente Ferrero perché mi hanno portato qui e hanno lottato. Ringrazio anche l'Udinese per questi anni in cui mi hanno insegnato tanto, i tifosi che mi hanno dato tanto sostegno".

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