Sampdoria, Ferrero chiama a raccolta il mondo del calcio: “Europa e Italia, aiutate Genova”
Sarà anche folcloristico ma, dal punto di vista della comunicazione, è uno che lascia il segno. Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, è sceso nuovamente in campo. Dopo le corse di gioia per il derby vinto, questa volta il numero uno blucerchiato lo ha fatto per una causa decisamente più nobile: mobilitare il mondo del calcio, in soccorso delle famiglie colpite dall'alluvione di Genova. Il presidente della Sampdoria ha voluto rilasciare un comunicato ufficiale, attraverso le pagine del sito della sua società: "L'Europa e l'Italia, attraverso il calcio, devono mobilitarsi immediatamente per aiutare concretamente Genova e i suoi abitanti – si legge nel comunicato – Non possiamo perdere neppure un giorno. Bisogna fare, subito. Chiedo ai presidenti del CONI, della FIGC, alle leghe di Serie A e di Serie B di aprire un conto dedicato per la raccolta fondi. Tutte le società, tutti i calciatori, tutti gli sportivi devono aiutare chi, ancora una volta, ha perso tutto: la casa, il lavoro, la speranza che questa città possa realmente e finalmente cambiare".
L'impegno di Genoa ed Entella – Le parole del presidente Ferrero, almeno nel capoluogo ligure, non sono cadute nel vuoto. Sia Genoa che Entella, nelle ultime ore, si sono mosse per portare conforto e soccorso alle famiglie colpite. Dai messaggi di solidarietà di molti giocatori del Grifone, fino all'iniziativa della Virtus Entella Chiavari che, in collaborazione con Banca Carige, ha attivato un conto corrente per la raccolta di fondi dedicati alla ricostruzione delle zone distrutte dall'alluvione. "Mi aspetto risposte immediate da parte della FIGC e dei presidente di Serie A e B – ha continuato nella sua lettera aperta, Massimo Ferrero – Quindi andremo a istituire, insieme ai tecnici del Comune e ai rappresentanti dei cittadini, un comitato di sorveglianza per verificare che i soldi raccolti vengano investiti veramente per realizzare le opere. Solo allora potrebbe dire che siamo uomini e cittadini, non dei semplici parolai"
