Samp, Mihajlovic: “Con Eto’o tutto chiarito, quando segnerà esulterò più di tutti”

In casa Sampdoria non si vede l’ora di scendere in campo contro il Sassuolo. La formazione blucerchiata è reduce da una settimana a dir poco intensa: prima il pesantissimo ko di Torino, poi la punizione di Mihajlovic con allenamenti raddoppiati e infine quello che è stato ribattezzato il “caso Eto’o”. Il tecnico serbo nella classica conferenza stampa della vigilia ha dimostrato di essere concentrato solo sulla partita, voltando pagina dopo lo screzio con l’attaccante camerunense: “Samuel non ha mai causato problemi, anzi: nel gruppo si trova benissimo, è sempre solare e sorridente. Le regole, però, valgono per tutti: quando Eto'o segnerà il primo gol, state certi che sarò più felice io di lui. il caso Eto'o è chiuso, è stato tutto chiarito, ma lo vedrete in campo quando sarà pronto: non credo di fare un torto alla sua grande carriera”.
Settimana durissima per la Sampdoria
Il gruppo blucerchiato in parte stravolto dopo il mercato invernale si è ritrovato, anche grazie ai doppi allenamenti “punitivi” di Mihajlovic che è fiducioso: “Gli allenamenti in più non sono solo per la squadra ma anche per staff e allenatore. Servono anche a me e non erano una punizione, ma un aiuto, ciò che serviva per ritrovare armonia ed equilibrio. Non l'ho certamente ordinato per fare il duro. La sconfitta di Torino è stata colpa mia, della squadra e di quanto accaduto per tutta la settimana. Per questo abbiamo passato tempo insieme. Finalmente gennaio è finito. Credo che sulla carta la squadra sia migliore e più completa: noi ci auguriamo di essere migliori".
Munoz titolare contro il Sassuolo
In conclusione una battuta sulla formazione e sui possibili innesti dei neoacquisti, con Munoz che partirà titolare: "Giocherà dall'inizio. Ora dobbiamo dimostrare sul campo di essere migliori di quanto non fossimo prima dell'inizio del mercato. Il Sassuolo? Dire che è una piccola squadra è sbagliato. Mancano i tre davanti ma hanno una rosa buona. In ogni caso, le grandi squadre non perdono mai due volte, per cui in casa noi dobbiamo vincere. Non chiedo ai miei giocatori di vincere per forza: per forza si muore e basta. Però la prestazione ci deve essere. Il Torino? Non avrei mai pensato di prendere cinque gol nella mia vita. La partita era stata preparata bene. Ora dobbiamo essere uomini".