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Samp, Eto’o contro Ferrero per difendere il giovane Olinga: “Patti mai rispettati”

Il campione camerunese attacca il patron blucerchiato per non aver rispettato gli accordi e difende il giovane connazionale cercato dalla Samp ma mai inserito in rosa. “Quest’estate è stato lasciato a Pinzolo senza spiegazione mentre la squadra partiva per l’Europa League”
A cura di Alessio Pediglieri
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Ancora una volta, Samuel Eto'o versus il presidente Ferrero. Il campione camerunese che ha vestito la maglia della Sampdoria è pronto a dichiara battaglia al numero uno blucerchiato reo di non aver mantenuto fede ai patti stretti al momento della firma sul contratto. Non per se stesso ma per il giovane connazionale Olinga, stella promettente del calcio africano, a suo tempo tesserato a Cipro nell'Apollon. Eto'o si adoperò perché l'operazione riuscisse ma il povero Olinga non solo non è mai sceso in campo con la maglia dei liguri ma è stato ‘sballottato' in giro per l'Europa senza assicurargli alcuna garanzia sul suo futuro. Adesso, però, sia Eto'o che il suo entourage chiedono spiegazioni a Ferrero, pretendendo di essere fedeli ai patti.

Aveva fatto anche clamore l'arrivo di Olinga alla Sampdoria, sponsorizzato da Eto'o. Poi però il giovane camerunese è sparito dalle scene. Problemi di tesseramento, di numero e tetti extracomunitari ma anche di una gestione sbagliata da parte del club ligure reo di non aver fatto il possibile per garantire al giocatore quanto promesso. La storia è stata riassunta in una conferenza stampa dei rappresentanti di Samuel Eto'o che hanno spiegato come "il club gli ha chiesto di prestarsi per un film sulla sua carriera e di portare a Genova il connazionale Fabrice Olinga, giovane camerunense già nel giro della Nazionale e in goal nella Liga".

Detto, fatto: stage a Bogliasco, trattative con l'Apollon per il cartellino, l'aiuto economico di Eto'o per pagarne una parte. Infine l'arrivo a Genova ma il problema del tesseramento: non ci sono più spazi per un extracomunitario. Così il club doriano "lo presta al Viitrolul Costanza, in Romania, ma anche lì per problemi di tesseramento il giocatore rimane fermo per 4 mesi, durante i quali non percepisce nemmeno lo stipendio".

Una brutta vicenda che però è solamente all'inizio perché il racconto rivela altri particolari imbarazzanti per Ferrero e i suoi dirigenti. Pochi mesi fa, in estate, in piena preparazione, "Olinga viene convocato in ritiro soltanto dopo pressioni dell’entourage e si allena da solo, a parte, per 10 giorni. La squadra parte per il preliminare di Europa League e il giocatore viene abbandonato a Pinzolo, senza spiegazioni. La Samp dice di non voler più il giocatore nonostante tutti i documenti per il trasferimento fossero stati regolarmente firmati. Un autista, pagato dall’entourage, è andato a recuperare il giocatore, è tornato in Belgio e non si è allenato per tutta la fase del ritiro".

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