Salsiccia, broccoli e provola: a Napoli Milik è un panino da bomber
Arkadiusz Milik ha già trasformato le foto di Gonzalo Higuain – quelle poche rimaste intatte dopo la delusione dei tifosi – in un ricordo da chiudere in qualche baule sistemato in soffitta. Il ‘Pipita', volato alla Juventus in gran segreto, fa già parte del passato, spinto nel cono d'ombra dai gol e dalle prestazioni dell'attaccante polacco prelevato dall'Ajax: 32 milioni di euro, 22 anni, un Europeo alle spalle in tandem con Lewandowski, 6 gol in 5 partite, alla media di una rete ogni 53 minuti, tre doppiette (2 in campionato, l'altra al debutto in Champions a Kiev) sono i numeri della punta che Sarri prova a proteggere dalla pressione mediatica e del pubblico, dal paragone con l'argentino ("un campione nel pieno della sua maturità, tra i migliori in circolazione", ha ammesso il tecnico dopo la vittoria col Bologna), dal peso della responsabilità per un ragazzo "che ha ancora bisogno di crescere e lavorare tanto".
A Napoli, intanto, è scoppiata la Milik mania disegnato come angelo del gol che cala dal cielo, oppure nei panni di Superman con la S tracciata sulla maglia azzurra. Sabato sera l'urlo del San Paolo era tutto per lui, chissà se ha mai assistito a uno spettacolo del genere: due minuti per marcare il tabellino, un perfetto tocco di sinistro a scavalcare portiere e difensore, sfruttando un assist di Hamsik calibrato al millimetro; pochi giri di lancette per raggiungere la consacrazione dinanzi al pubblico amico che ne aveva sottolineato le prodezze contro il Milan.
Salsiccia, broccoli e provola: il panino Milik
Quanto ai tifosi per voltare definitivamente pagina. Ad Amsterdam dedicarono a Milk un murales nei pressi di un bar, a Napoli ne hanno fatto un panino condito con salsiccia e broccoli (friarielli, come dicono in città), un ‘must' della tradizione partenopea, aggraziati su una fetta di provola calda e filante. Nel menù di una rosticceria nei pressi del San Paolo c'è di tutto. E non c'è il rischio che resti sullo stomaco…