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Salisburgo indigesto per il Napoli: Ancelotti perde, ma conquista comunque i quarti

Dopo il vantaggio di Milik, la squadra partenopea si fa rimontare dal Salisburgo e chiude con una sconfitta pesante ma ininfluente per il cammino europeo. Sceso in campo senza Insigne, infortunato nel pre partita, Ancelotti può comunque festeggiare la qualificazione ai quarti di finale e aspettare di conoscere il prossimo avversario che uscirà dal sorteggio di domani di Nyon.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo la musica celestiale dell'andata, il Napoli sbaglia spartito a casa di Mozart ma conquista comunque la qualificazione ai quarti di finale di Europa League. Forte del triplo vantaggio del San Paolo, la squadra di Ancelotti si è fatta rimontare il gol del vantaggio di Milik e ha finito per uscire dal campo sconfitto da un avversario che davanti ai propri tifosi si è ancora una volta dimostrato particolarmente duro da affrontare e battere. Senza diversi titolari, compreso Insigne (ko poco prima del fischio d'inizio), Ancelotti ha dunque centrato l'obiettivo, e ora aspetta con fiducia il sorteggio che avverrà nelle prossime ore nell'headquarter dell'Uefa a Nyon.

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Milik rovescia il Salisburgo

Sulla carta non c'è partita, e i tre gol presi dagli austriaci all'andata sono lì a confermarlo. Contro il Salisburgo, campione d'Austria in carica e in testa al campionato con nove punti di vantaggio sulla seconda, meglio però non fidarsi visto che non perde una gara casalinga in competizioni europee dall'ottobre 2016. Pungolato dalle parole di Ancelotti alla vigilia, il Napoli parte con buona personalità trascinato da Mertens: in campo al posto di Insigne. Di fianco al belga c'è Milik, che al 14esimo trova la rete del vantaggio grazie ad una difesa avversaria completamente in bambola.

Con la qualificazione praticamente in tasca, l'undici partenopeo commette però l'errore di sedersi a guardare il Salisburgo. Errore fatale, perché Dabbur approfitta di una svarione di Allan e rimette in piedi la partita dopo soli undici minuti dal gol azzurro. Al di là di un palo colto dalla distanza da Fabian Ruiz, l'ultima parte del primo tempo è tutto di marca austriaca. Il Napoli soffre il ritorno dei padroni di casa, ma regge bene fino all'intervallo nonostante la difesa rivisitata da Carlo Ancelotti, dove la coppia centrale è composta da Chiriches e Luperto.

Il Napoli sprofonda

I richiami di Ancelotti per un primo tempo di certo non esaltante, trovano l'effetto desiderato ad inizio ripresa. Il Napoli parte forte, tiene il baricentro molto alto e si fa pericoloso con una punizione di Mertens e una conclusione di Zielinski. Il forcing partenopeo non è però costante, e permette al Salisburgo di continuare a credere nel miracolo di una qualificazione ormai impossibile. A riaccendere la Red Bull Arena è il centro del norvegese Gulbrandsen a venti minuti dal termine: una deviazione a centro area, che bacia il palo di Meret e termina in rete.

Il primo cambio in casa Napoli arriva ad un quarto d'ora dal termine. Dalla panchina si alza Diawara, che rileva Zielinski e si piazza nel mezzo del campo. Pochi minuti dopo è invece Chiriches a dover uscire (questa volta per infortunio), costringendo Ancelotti a inserire Malcuit e a spostare Hysaj nell'inedito ruolo di centrale difensivo. Dopo il palo colpito da Dabbur all'88esimo, in pieno recupero arriva il terzo gol di Leitgeb che chiude la partita e strappo gli applausi della Red Bull Arena. Il Napoli vola ai quarti, il Salisburgo invece saluta l'Europa League a testa alta.

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