Sacchi: “L’Inter del 2010, che vergogna: vincere la Champions senza italiani”
Le dichiarazioni di Arrigo Sacchi fanno spesso e volentieri discutere. Basti pensare a quanto accaduto lo scorso febbraio con il vero e proprio polverone sollevato dall'ex ct dell'Italia, con il suo affondo contro i troppi stranieri presenti nelle nostre squadre Primavera: "Troppi giovani di colore nelle squadre Primavera, è un'offesa al nostro calcio". A distanza di pochi mesi, sulla falsariga di quelle parole l'ex mister di Fusignano rischia seriamente di finire nuovamente nell'occhio del ciclone facendo infuriare in particolare i tifosi dell'Inter. In occasione della presentazione del volume autobiografico "Calcio totale" al Salone del Libro di Torino, Sacchi è intervenuto in tackle sulla formazione nerazzurra allenata da Mourinho che nel 2010 si rese protagonista di uno storico triplete: "L’ultima volta che abbiamo vinto una Coppa dei Campioni è stato con l’Inter, dove non c’era nemmeno un italiano: questa è assolutamente, a parer mio, una vergogna. Purtroppo qui pur di vincere venderemmo l’anima al diavolo".
Sacchi ha voluto elogiare quanto fatto invece dalla Juventus che è riuscita nell'impresa di riportare il calcio italiano in una finale di Champions. Un applauso ai bianconeri dunque nella speranza che questo risultato sia di buon auspicio per l'Italia del pallone: "È tornato il sole sul calcio italiano grazie alla Juventus e speriamo che questo sole renda al calcio italiano ma anche all’altra Italia.E’ successo dopo tanti anni bui". L'ex mister, protagonista proprio dopo la semifinale di Champions tra Real e Juve di un curioso siparietto negli studi di Mediaset con Marco Foroni, però rincara la dose, sui troppi stranieri presenti in Italia: "In tutti i paesi del mondo spesso giocano i ragazzi di quel paese. Anche al Real Madrid, dove comprano i giocatori più affabili e famosi del mondo, vogliono degli spagnoli. A noi non frega nulla, ci basta vincere. Allora vinciamo come sappiamo fare. Mi auguro invece che la Juventus non lo faccia, che vinca giocando da protagonista. Io ho allenato non moltissimo in serie A, per 4 anni, ma le vittorie che abbiamo ottenuto sono state ingigantite dalla qualità espressa e dalle emozioni e dal divertimento che abbiamo dato alle persone"