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Rossi, lesione confermata. Tra 20 giorni il responso sul recupero (video)

L’esito della visita del professor Steadman, in Colorado, alimenta la preoccupazione: ‘sollecitazione’ del crociato anteriore, già operato. Pepito svolgerà la riabilitazione negli States poi si sottoporrà a un nuovo controllo.
A cura di Maurizio De Santis
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Vail, Colorado. Giuseppe Rossi pensava che in quell'ospedale non ci sarebbe più tornato. Gol, condizione fisica in crescendo, classifica cannonieri in pugno, l'orizzonte spalancato sulla Nazionale e il Mondiale: tutto spazzato da quel fallo di Rinaudo e dal cedimento (l'ennesimo) del ginocchio destro che ha fatto crac nella gara contro il LivornoLesione confermata al legamento collaterale mediale del ginocchio destro, associata ad una ‘sollecitazione' del crociato anteriore, già operato. L'esito del consulto con il professor Steadman (quello che gli ha ricostruito il legamento in passato) è stato durissimo: dovrà restare fermo per venti giorni e ed effettuale la riabilitazione negli Stati Uniti. Poi, potrà sottoporsi a un nuovo controllo. E i tempi di recupero si allungano.

Preoccupazione. Una mazzata proprio quando stava per rialzarsi. "Vorrei sapere anche io cosa intende Steadman per sollecitazione – ha ammesso Pastorello, agente di Pepito -. E' un termine che vuol dire tutto e nulla, nessuno si è sbilanciato. Il crociato, comunque, non si è rotto". Rossi potrà tornare in campo? "Questa attesa di venti giorni farà slittare i tempi di recupero – ha concluso -. La sola cosa veramente confortante è che il professore mi ha assicurato che la sua carriera non è a rischio e che tornerà al 100 per cento".

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