Ronaldo ‘zittisce’ i tifosi dell’Atletico. E Torres lo affronta faccia a faccia
Cosa ha detto Fernando Torres a Cristiano Ronaldo? Perché ‘El Niño' dell'Atletico Madrid s'è avvicinato a CR7, lo ha braccato, ha avuto quel faccia a faccia e poi lo ha spintonato? La reazione del campione portoghese è stata controllata, non ha ceduto alla provocazione e ma ha scelto l'ironia e un finto tentativo di reazione per farsi beffe dell'avversario in un momento delicato della partita quando – verso la fine del primo tempo e dopo il gol di Isco – il Real aveva la qualificazione in tasca. Diversamente, avrebbe rischiato quel cartellino rosso che gli avrebbe sottratto il palcoscenico più importante a Cardiff.
Il faccia a faccia. ‘Cosa vuoi, buffone?' attacca Torres. ‘Vattene a casa, scemo', ha risposto sorridendo Ronaldo. ‘Figlio di p…', l'ultima battuta.Semplice scatto di nervi, dovuto alla tensione e all'importanza della posta in palio, oppure l'ex attaccante di Liverpool e Chelsea aveva altre motivazioni? Il quotidiano spagnolo ‘As' ha provato a ricostruire la vicenda fornendo una spiegazione plausibile, partendo da un dettaglio: l'esultanza polemica sotto la Curva dei tifosi ‘colchoneros' mentre si complimentava col compagno di squadra autore della rete decisiva per ‘ammazzare' (è la parola adottata da Simeone che ha descritto così il contraccolpo psicologico incassato) l'avversario e volare in finale di Champions contro la Juventus.
Cosa ha fatto Cristiano Ronaldo? Mentre Isco faceva la linguaccia e portava le mani alle orecchie (ora non vi sento più, sembra dire l'ex Malaga), CR7 s'è voltato verso i sostenitori del ‘Calderon' e ha portato il dito davanti alla bocca mimando un gesto chiarissimo: e adesso state zitti, è questo il messaggio trasmesso dal calciatore al pubblico che aveva cullato il sogno della ‘remuntada' grazie all'uno-due micidiale piazzato nel giro di un quarto d'ora da Saul Niguez e Griezmann su rigore (anche se il penalty del ‘diablo' è da considerarsi irregolare per il doppio tocco al momento della battuta). Real in finale di Champions, la seconda consecutiva dopo Milano: per battere la Juve servirà ben altro che qualche smorfia.