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Ronaldo, la madre nell’autobiografia rivela: “Cristiano non doveva nascere, volevo abortire”

Dolores Aveiro nella sua autobiografia svela un clamoroso retroscena legato alla nascita del fenomeno portoghese.
A cura di Marco Beltrami
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Una rivelazione shock ha sconvolto il mondo del calcio che ha corso il serio rischio di “perdere” uno dei più grandi campioni di tutti i tempi. Dolores Aveiro, mamma di Cristiano Ronaldo, nella sua autobiografia ha raccontato di aver pensato seriamente di abortire mentre affrontava la gravidanza del figlio. Il tutto è spiegato in “Mae Coragem” il libro scritto da Paulo Sousa Costa con la collaborazione della donna, presentata ufficialmente ieri come riportato dal Jornal de Noticias, e che per ora sarà disponibile solo nelle librerie lusitante.

Il racconto shock della madre di Cristiano Ronaldo

Dolores Aveiro in uno stralcio del volume racconta, senza troppi giri di parole: “Quando mi accorsi di essere incinta di Cristiano, volevo abortire perché all’epoca avevo già 30 anni e tre figli, Hugo, Elma e Katia, ma il dottore non accolse la mia richiesta e così optai per una ricetta casalinga: birra scura calda e corsa fino allo sfinimento. Ma anche quello non funzionò e allora a quel punto decisi di portare avanti la gravidanza e nacque Cristiano che, quando venne a conoscenza della storia, fu persino capace di scherzarci sopra dicendomi ‘vedi mamma, tu volevi abortire e adesso io sono l’unico a tirare i cordoni della borsa'”.

Cristiano Ronaldo deve ringraziare un medico che impedì alla madre di abortire

Fortunatamente la mamma di Cristiano Ronaldo, sola a causa della morte del marito in seguito a causa di problemi legato all’alcol, trovò sulla sua strada dunque un medico capace di farla tornare sui suoi passi. Una scelta che ha permesso al mondo di modificare per sempre la vita della sua famiglia e di ammirare il fenomeno portoghese reduce da una stagione sontuosa con il Real Madrid, e da un Mondiale sfortunato dove ha dovuto fare i conti con una fastidiosa tendinopatia al ginocchio che però non gli ha impedito di essere inserito nella top 10 dell'Uefa.

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