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Ronaldo contro Cristiano: “Siamo campioni diversi. E nel ’98 con la Juve fu una vergogna”

Il fenomeno brasiliano respinge ogni paragone con Cr7: “Lui è arrivato a 33 anni, formato e maturo in una squadra da vertice, io avevo solo 20 anni in un’Inter da portare alla vittoria”. E sulla sfida Juventus-Inter: “Bianconeri favoriti, l’Inter ripartirà solo dopo il fair play. Zhang? Stessa ambizione di Moratti”
A cura di Alessio Pediglieri
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Juventus-Inter, la madre di tutte le sfide. Per Ronaldo, il Fenomeno brasiliano soprattutto, nel ricordo di quella sportellata ricevuta da Iuliano che ancora oggi fa tanto arrabbiare i tifosi nerazzurri e sorridere gli juventini. Il passato che torna, unito al presente, perché un altro Ronaldo, Cristiano, questa sera scenderà in campo, con la maglia juventina e potrebbe davvero fare la differenza.

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Per R9, comunque sia, quest'Inter piace e può ancora crescere in bellezza. Un progetto solamente al suo incipit mentre a Torino stanno provando a mettere un punto esclamativo. Insomma, per Ronnie potrebbe esserci anche il classico passaggio di testimone da un ciclo all'altro, non appena il Fair Play farà respirare Suning e la Juventus dovesse coronare il suo obiettivo massimo, la Champions League.

Più Juve che Inter

Nel mezzo, la sfida con il Derby d'Italia che vede i bianconeri super favoriti per i risultati fin qui raggiunti, una predisposizione alla vittoria come nessun altro, un potenziale che ha tutta l'aria di poter crescere ancora nei momenti che conteranno davvero: "La Juve è molto forte, più forte di tutte le altre, e sta succedendo quello che era prevedibile già a inizio campionato – ha ammesso nell'intervista alla Gazzetta dello Sport -. L’Inter sta recuperando un po’ di terreno ma solo quando sarà fuori dal financial fair play, potrà accelerare".

Inter in ritardo, fiducia a Zhang

Una sfida impari, al momento, questa la verità di Ronaldo. Che non si nasconde dietro il classico dito pur tifando espressamente per i nerazzurri: "In quell'Inter del 1998 noi eravamo una squadra davvero in corsa per lo scudetto, in grado di vincere. Questa? Sinceramente no, non è ancora pronta ma può togliersi soddisfazioni. Zhang è come Moratti: stessa ambizione e voglia di imporsi".

Campioni di epoche diverse

Cristiano Ronaldo però è il punto centrale del pensiero dell'ex stella brasiliana. Tanto vicini nel talento e nel nome, quanto distanti nell'approccio al calcio: "Io dovevo allenarmi perché me lo imponevano, lui lo fa perché ama farlo. Se mi fossi allenato quanto fa lui… Se a 33 anni è arrivato alla Juventus in queste condizioni fisiche qualcosa vorrà pur dire: è un enorme valore aggiunto, ma non avrebbe mai scelto la Juve se non avesse calcolato di arrivare in una delle squadre più forti d’Europa".

Meglio R9 o Cr7?

Ma chi è meglio? R9 rifiuta qualsiasi confronto con Cr7 e motiva la propria tesi, a prova di verifiche: "Abbiamo 9 anni di differenza, in questo lasso di tempo il calcio si è evoluto è cambiato tantissimo, non ha senso metterci a confronto. In Italia? Altro paragone che non regge: io ero arrivato a 20 anni, avevo la missione immediata di far vincere l'Inter, lui è qui a 33 in una squadra già formata per dominare. Lui è un campione fatto e finito, maturo, io ero un ragazzo pieno di voglia".

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