Ronaldo a dieta per 2.7 milioni di dollari (FOTO)
Non era l'uomo più chiatto del mondo ma a fare il Fenomeno sulla bilancia gli è riuscito benissimo ed è stato altrettanto redditizio. Ronaldo, l'ex stella del Brasile e dell'Inter, arrivato a pesare oltre un quintale, ha accettato la sfida di perdere peso e il copione ferreo del programma "Medida Certa" (Il peso giusto) della televisione sudamericana Globo. Il sacrificio, però, gli è stato ben pagato: l'ago della bilancia gli ha sorriso e, soprattutto, gli sarebbero entrati nelle tasche sei milioni di reales, 2,7 milioni di dollari.
Dieta reality. Dopo tre mesi a base di cibo salutare, esercizio fisico e controlli medici, l'ex calciatore è giunto quasi alla fine del suo ciclo ricostituente. El gordo (il grasso, nomignolo affibbiato all'ex attaccante da una parte della critica spagnola ai tempi del Real Madrid) ha ridotto la stazza in maniera significativa, come mostrano le foto pubblicate dal giornale Extra. Il dubbio, però, è legittimo: quanto sarà dimagrito Ronaldo? La risposta arriverà domani, quando l'ex Fenomeno salirà di nuovo sulla bilancia dopo tre mesi. Alla fine di settembre, l'ex giocatore 36enne pesava 118,4 chilogrammi con un girovita di 107 cm. L'obiettivo era ridurre la sua massa fino a 104 chili (94 cm di girovita), non oltre perché lui stesso ha escluso la possibilità di scendere sotto i 100. "Se volesse, potrebbe tornare ad essere un professionista, ma mi ha detto che non lo vuole fare, perché non sopporta la routine dei giocatori, non vuole viaggiare più", ha spiegato l'allenatore Marcio Atalla.
A peso d'oro. Lui, il brasiliano ricostruito per i muscoli fragili e i legamenti delicati, a queste cose c'è abituato. Nel 1998, a Parigi, stava male ma lo sponsor gli impose di giocare la finale mondiale. Nel 2002, dopo un calvario d'interventi, terapie riabilitative e la resurrezione nell'edizione del Gol Levante, una Casa produttrice di orologi gli intentò causa per mancato profitto. Al polso di un giocatore scassato il tempo non è più denaro. Al polso di un fenomeno da baraccone, sì.
