Ronaldinho, la politica dopo il calcio: all’ex milanista offerto un posto da senatore
A Bebeto e Romario, due grandi icone del calcio brasiliano, potrebbe presto aggiungersi un'altra bandiera della "Selecao". Dopo i suoi due illustri predecessori, anche Ronaldinho sarebbe tentato di cambiare vita e di buttarsi in politica. Come riferito dai media del suo paese, l'ex talento di Paris Saint-Germain, Barcellona e Milan, che ricopre anche la carica di ambasciatore nel mondo del club blaugrana, è stato infatti invitato dal "Patriotas" (ex partito ecologico nazionale) per concorrere ad un posto di senatore nel Minas Gerais: Stato la cui capitale è Belo Horizonte.
L'ex giocatore ha preso atto dell'offerta e deciderà nei prossimi giorni, quando incontrerà il segretario nazionale del partito, Jair Bolsonaro, probabile candidato alle presidenziali del 2018 e considerato il principale leader dell'estrema destra verde-oro.
A dicembre la risposta del Gaucho
Insieme a lui, sarebbe stato indicato come possibile onorevole del partito anche Matheus Nolasco de Oliveira, ex attaccante dell'Atletico Mineiro e conosciuto da tutti i tifosi con il nome di Somàlia. La possibilità che Ronaldinho si candidi al ruolo di senatore, dipenderà molto dall'approvazione anche di suo fratello Assis: da sempre braccio destro del "Gaucho" e uomo spesso influente sulle decisioni dell'ex numero dieci della nazionale brasiliana.
L'incontro decisivo tra i due fratelli e il candidato alle presidenziali Jair Bolsonaro, avverrà il prossimo 8 dicembre a Belo Horizonte. Nell'attesa, sta ancora facendo discutere la dichiarazione di Ronaldinho rilasciata qualche giorno fa a "Goal.com". Intervistato in merito all'eventuale partenza dal Barcellona di Leo Messi, il brasiliano ha risposto in modo eloquente: "Sono un suo amico intimo e se il cuore dovesse dirgli di lasciare il club blaugrana, anche se sono un ambasciatore del club, sosterrei la sua decisione".