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Ronaldinho: “Il mio ritiro? Deciderò a fine anno se smettere o continuare”

L’ex stella del Paris Saint-Germain, Barcellona e Milan, ha commentato la voce di un suo possibile ritiro dal calcio giocato: “Dopo tanti anni di partite e allenamenti è difficile trovare ogni giorno le giuste motivazioni”.
A cura di Alberto Pucci
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Il giorno del suo addio potrebbe essere vicino. Meglio abituarsi all'idea: prima o poi anche Ronaldinho finirà per organizzare la gara del suo ritiro e appendere le scarpette al chiodo. Un'eventualità che i tifosi del "Gaucho" si augurano possa arrivare il più tardi possibile. Ancora in attesa di una chiamata da qualche club, il 36enne brasiliano è tuttora impegnato in alcuni eventi legati al calcio dove prende parte come testimonial d'eccezione. Anche a Lisbona, a margine del "Web Summit" dove era presente con Luis Figo, l'ex Pallone d'Oro ha affrontato l'argomento del suo ritiro dal calcio giocato: "Non ho ancora deciso se giocherò ancora per un’altra stagione o se lascerò il calcio – ha spiegato RonaldinhoQuesta decisione la prenderò entro la fine dell’anno. Dopo tanti anni di calcio e allenamenti è difficile trovare ogni giorno le giuste motivazioni. Grazie a Dio le mie gambe sono ancora integre, ho avuto pochi infortuni durante la mia carriera, ma ancora non so se giochero' un altro anno o se farò una partita d'addio. Ho fino a fine anno per decidere il mio futuro".

La passione per la musica

Nonostante la sua ultima partita ufficiale (febbraio 2015) e la successiva rescissione con il Fluminense, l'ex giocatore del Barcellona ha ancora procrastinato la sua eventuale decisione di lasciare il calcio. Tornato in Italia recentemente, per giocare a Roma la "partita della Pace", il talento di Porto Alegre aveva già messo le mani avanti e parlato di un progetto alternativo: "La mia è stata una vita da sogno. Ho vinto tutto e mi sento appagato. Il mio futuro? Sono immerso in nuovi progetti legati alla musica e al calcio che sono le mie due passioni". Rimane troppo forte, però, il richiamo del campo per un fenomeno come lui che, in carriera, ha avuto il privilegio di condividere il terreno di gioco anche con l'attuale Pallone d'Oro: "Siamo sempre stati amici e ci siamo aiutati, c’era rispetto ed affetto tra di noi – ha concluso Dinho – Non sono mai stato in competizione con Lionel".

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