Rompicapo Real, le mosse di Zidane per dare scacco a Sarri
Con il passare delle settimane in Spagna è aumentata la percezione di un sorteggio degli ottavi di Champions assai sfortunato per il Real Madrid. Il Napoli di Maurizio Sarri fa paura e Zinedine Zidane, pur godendo dei favori del pronostico è consapevole che il suo Real non potrà permettersi passi falsi contro gli azzurri. Ci vorrà una prestazione importante mercoledì 15 febbraio al Bernabeu per tentare di mettere in discesa il discorso ed evitare di correre rischi al ritorno in un San Paolo che si rivelerà sicuramente l’arma in più del Napoli.
L'ipotesi tridente
A tal proposito l’allenatore delle merengues non ha ancora sciolto i dubbi sulle pedine da mandare in campo e sul modulo da utilizzare in Real Madrid-Napoli. L’interrogativo principale, oggetto delle attenzioni della stampa spagnola, è quello legato alla presenza o meno in avanti di Gareth Bale. Al momento sembra difficile ipotizzare un rientro in campo nel confronto d’andata contro il Napoli: nonostante il recupero lampo dall’infortunio al tendine peroneo, la proverbiale fragilità del gallese, spinge per una cautela e per rimandare il suo ritorno in campo dal 1’ nel confronto di ritorno. Il suo posto al fianco di Ronaldo e Benzema potrebbe essere raccolto da Lucas Vazquez favorito anche su Morata. Questo nel caso in cui Zidane puntasse sul tridente e dunque sul 4-3-3.
Difesa più coperta
Una soluzione in cui la difesa sarebbe più coperta con Carvajal e Marcelo sulle fasce e Varane e Ramos al centro. Non è da escludere però un ricorso al 3-5-2, già sperimentato in diverse occasioni, ultima quella contro il fanalino di coda Osasuna. Il trio Nacho, Varane e Ramos, potrebbe in questo caso giovare in fase difensiva del sostegno di Marcelo e Danilo che però dovrebbero lavorare molto di più. Una soluzione che permetterebbe probabilmente una copertura maggiore per impedire le ripartenze del grande ex Callejon, Insigne e Mertens. La sensazione è che Zidane scioglierà i dubbi solo in extremis con l'obiettivo di non concedere punti di riferimento agli avversari.