Romero: scaricato dalla Samp, eroe con l’Argentina
Mondiali di Italia 90′, Argentina in semifinale con l'Italia: Sergio Goycochea ipnotizza Donadoni e Serena. Mondiali di Brasile 2014, Sergio Romero guarda fisso negli occhi gli olandesi Vlaar e poi Sneijder, come leggerli nel pensiero: primo tiro, respinto; secondo tiro, parato. Urla e stringe i pugni in segno di vittoria, corre verso i compagni di squadra, sfila la maglietta, mostra orgoglio i nomi scritti sulla t-shirt che indossa: Eli, Jaz, Clhoe. Sua moglie (soubrette argentina di dieci anni più ‘vecchia' di lui) e le due figliolette: è stato come averle accanto nel momento più difficile della partita, nella fase cruciale della carriera che finora è stata avara di soddisfazioni. "E' stata una serata straordinaria. Stiamo festeggiando insieme la nostra gente – ha ammesso a fine gara -, sono davvero molto contento. Dedico questa vittoria alla mia famiglia".
Due balzi felini, due colpi di reni… il secondo molto simile a quello del suo predecessore che ammutolì il San Paolo di Napoli, teatro della semifinale di allora. Romero spinge l'Albiceleste in finale al Maracanà dopo 24 anni trascorsi a guardare quelle degli altri. Dopo 24 anni è ancora sfida con la Germania, la gara più giocata di sempre (è la terza volta) per l'assegnazione della Coppa. Dopo 24 anni: dai fischi dell'Olimpico all'inno della Seleccion (scanditi dal ‘figli di p…' che Maradona mormorò davanti alla telecamere) e un trofeo perso dal dischetto su tiro di Brehme. "Quel fallo non c'era – confessò nel 2006 a El Pais l'ex difensore tedesco – Sensini intervenne sulla palla". Toccherà a Messi vendicare quello sgarro fatto all'ex Pibe de Oro.
El chiquito. Così lo hanno ribattezzato tifosi e compagni di squadra in Sudamerica: nonostante abbia un fisico possente (alto 192 cm, pesa 87 kg), conserva l'agilità di un ragazzino. Comincia nel Club Almirante Brown poi passa al Racing Avellaneda. Ironia della sorte a portarlo in Europa fu proprio van Gaal… il ct dell'Olanda lo volle all'Az Alkmaar: vi giocò dal 2007 al 2011, il tecnico andò al Bayern Monaco nel 2009 mentre due anni dopo Romero sbarcò in Italia alla Sampdoria. Una stagione in B e l'altra in A senza ‘infamia e senza lode' poi il trasferimento in prestito al Monaco, nella Ligue 1 francese. E' ancora di proprietà dei blucerchiati che avevano tra i pali un fenomeno e non se n'erano accorti…
Rihanna ed Eliana. La pop star pure ha esaltato le doti atletiche di Romero, in un tweet l'ha definito ‘a punto' mostrando così gradimento per l'estremo difensore dell'Argentina. Sua moglie, Eliana Guercio, ha replicato con ironia: "Se vinciamo i Mondiali te lo presto per una settimana".
