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Mondiali, Olanda-Argentina 2-4 ai rigori: contro la Germania c’è l’Albiceleste (foto)

Una partita senza grandi emozioni tra due squadre che hanno pensato più a non scoprirsi che a far male. Così dopo i tempi regolamentari e i supplementari a reti inviolate sono serviti i calci di rigore per laureare l’Argentina quale avversaria nella finale contro la Germania.
A cura di Alessio Pediglieri
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E' stata l'antitesi alla partita bellissima ed emozionante di Brasile-Germania: Olanda e Argentina non si sono volute fare male senza rischiare troppo né nei 90 minuti regolamentari né in quelli dei due tempi supplementari preferendo giocarsi l'accesso alla finalissima di domenica dagli 11 metri dove i sudamericani sono stati più cinici chiudendo la partita senza sbagliare. Tutte le stelle non hanno brillato: Messi e Higuain nell'Albiceleste, Robben e Vvan Persie tra gli oranje con Cillessen e Romero che mai si sono dovuti impegnare oltre misura per sventare pericoli davanti alla propria porta. Le occasioni così si sono contate sulle dita della mano con l'Olanda vicina al vantaggio con Robben proprio nei minuti finali di gara e l'Argentina che ha avuto la chance più bella nella parte conclusiva del secondo supplementare con Rodrigo Palacio. Poco, forse troppo, per una semifinale che meritava certamente di più e così gli inevitabili calci di rigore che hanno decretato il passaggio dell'Argentina grazie alle parate decisive di Romero che ha chiuso la porta sia a Vaal che a Sneijder mentre i giocatori argentini non hanno mai sbagliato contro Cillessen

Tatticisimi esasperati

Van Gaal e Sabella mettono in campo due formazioni senza grandi sorprese negli undici iniziali. Messi da un lato e Robben dall'altro sono gli osservati speciali ma entrambi i CT sembrano preferire costruire il proprio gioco e pensare alla propria manovra più che fermare i più pericolosi della squadra avversaria. Lo spettacolo risente della rigidissima organizzazione tattica delle due nazionali e il primo tiro scocca solamente al 12′ con uno Sneijder che prova il destro in diagonale che si perde sul fondo. Al 13′ ci prova Messi su punizione con Cillessen che però si fa trovare prontissimo. I ritmi restano bassi per alzarsi con fiammate dei singoli: l'albiceleste cerca moltissimo la Pulce mentre l'Olanda prova una manovra più collegiale come pretende Van Gaal.

Poche occasioni da gol

Cillessen e Romero non sono mai seriamente impegnati, sia l'Olanda che l'Argentina arrivano in zona tiro ma spesso cercano l'ultimo passaggio in area di rigore che si infrange sulle rispettive difese avversarie. E' una gara completamente differente da quella tra Germania e Brasile e quasi sembra che le due formazioni temano di rompere troppo presto gli equilibri dell'incontro. Sotto tono van Persie tra gli oranje, Higuain tra l'albiceleste, mentre tra gli argentini strepitoso primo tempo di un Mascherano bravissimo a interrompere le trame avversarie e proporre le ripartenze della squadra di Sabella.

Nessuno spunto delle stelle

La ripresa scorre via sulla stessa scia del primo tempo: squadre molto contratte, timorose nello scoprirsi alle ripartenze avversarie e non ci sono forti emozioni nè pericoli per i due portieri. Le difese hanno la meglio sui rispettivi attacchi avversari e i centrocampi si annullano in coperture e raddoppi scientifici. Messi e Higuain nell'Argentina, Robben e Van Persie nell'Olanda non hanno ancora trovato uno spunto propositivo. ER anche il cambio di Van Gaal con l'inserimento di Janmaat non sembra aver sortito gli effetti desiderati.

L'ultima chance di Robben

Dopo la prima mezzora, la gara si accende per qualche tratto proprio quando i ritmi calano ancora e lo spunto di alcuni singoli prende il sopravvento come al 30′ quando il Pipita Higuain dà l'illusione del gol con una deviazione sotto porta che aveva messo fuori gioco Cillessen. Ma non c'è da nessuna delle due parti realmente la convinzione di provare anche scoprendosi. Al 32′ Sabella prepara un doppio cambio: dentro Palacio e Aguero e fuori Perez e Higuain, aumentando il potenziale offensivo dell'Argentina e la qualità attorno a Leo Messi. Ma è l'Olanda che al 90′ sfiora il vantaggio con una verticalizzazione di Robben che al momento della conclusione viene stoppato da un fenomenale Mascherano.

Gli inevitabili rigori

Al primo supplementare ci prova l'Olanda nella parte iniziale del tempo con ancora uno spunto di Robben che ha preso la fascia di campitano dall'uscita di Van Persie. Giocano un po' meno contratti gli olandesi alla ricerca dello spunto vincente anche per la presenza in area di Huntelaar ma sul finale è l'Argentina invece a farsi pericolosa impegnando Cillessen in uscita coi pugni e rischiando su un cross rasoterra di Palacio che taglia tutta l'area e non trova Aguero di un soffio. Al 115′ l'occasione giusta ce l'ha proprio il ‘Trenza' che si trova i narea olandese tutto solo ma davanti a Cillessen colpisce debolmente di testa e in modo centrale. Più Argentina che Olanda nei minuti finali di gioco in cui oramai tutti aspettano solamente i calci di rigore.

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