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Roma, Totti: “Gioco gratis per un anno”. Pallotta: “E’ una bugia”

Fallito anche l’ultimo tentativo del Capitano di restare in giallorosso. Per lui ora un bivio: dire addio al calcio o volare all’estero.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La definitiva rottura tra Francesco Totti e la Roma sembra essere arrivata proprio il giorno delle tradizionali "bufale" giornalistiche: il 1° aprile. Nel giorno in cui proliferano notizie fasulle e scherzi come se nulla fosse, è arrivata quella che potrebbe essere una doccia gelata per i tifosi giallorossi. Che in principio hanno sperato si trattasse proprio di una notizia creata ad hoc per la giornata: ed invece, come assicura chi per primo l'ha riportata, non è affatto un pesce d'Aprile ma la triste verità.

Francesco Totti, ha assicurato il giornalista Daniele Lo Monaco (che nel dare la notizia ha sottolineato come non si trattasse di uno scherzo), si è offerto di restare un altro anno alla Roma, anche gratis. Ma James Pallotta avrebbe detto no a questa richiesta del Capitano giallorosso, che a questo punto sembra non avere altra scelta che lasciare la società giallorossa al termine della stagione in corso. Ed a certificare il tutto ci aveva pensato anche lo stesso Pallotta in alcune conferenze stampa.

L'ultima, quella di Boston, non lascia spazio ad interpretazioni. "A Roma abbiamo quello che probabilmente è stato uno dei più grandi giocatori di sempre in Italia", ha detto il presidente della Roma, "Ma Francesco, benché abbia ancora un talento con delle qualità incredibili, ha 39 anni e credo sia ovvio per lui e per molta gente che non può più giocare allo stesso modo di prima. Semplicemente il suo corpo non glielo permette". In pratica, un benservito made in USA che il capitano di mille battaglie giallorosse di certo non meritava.

Adesso, il futuro di Francesco Totti appare ancor più incerto: accetterà un incarico dirigenziale, oppure volerà all'estero? Nella Major League of Soccer farebbero ponti d'oro per vederlo scendere in campo, e non è escluso che il capitano giallorosso alla fine non accetti qualche proposta d'oltreoceano. Ma a far male è il modo in cui la sua meravigliosa storia alla Roma sta volgendo al termine. Le bandiere, prima o poi, è anche giusto che vengano ammainate: ma ancora una volta, come ad altri suoi illustri colleghi, a far male agli occhi è il modo in cui questo venga fatto.

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