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Roma, Strootman ritorna dopo 16 mesi: “Ora voglio la Champions”

Il centrocampista olandese ritorna in campo dopo 393 giorni di stop e tre operazioni alle spalle e l’Olimpico gli riserva una standing ovation. “Totti? Non voglio parlarne, è una cosa tra il nostro capitano e il nostro allenatore”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il momento più esaltante di Roma-Palermo non è stato il 30′ quando Dzeko ha aperto le danze del gol e nemmeno il 62′ quando Salah ha segnato la propria doppietta personale con un'azione e un gol d'antologia del calcio. E nemmeno quando all'89' ancora Dzeko ha siglato la vittoria più ampia della stagione. Il vero momento di gaudio ed emozione è arrivato al 78′ minuto quando il contestato Spalletti ha riportato in campo Kevin Strootman che ha preso il posto di Maicon, ricevendo la Standing Ovation dell'Olimpico tutto in piedi a salutare il rientro del centrocampista olandese.

Mentre infuriavano le polemiche sul caso-Totti e i giallorossi affrontavano allo Stadio Olimpico il Palermo di Iachini, vincendo per manifesta superiorità il match, c'era in panchina chi aspettava il propri moemnto. Nella lista dei convocati era tornato infatti, Kevin Strootman, a tredici mesi di distanza dall’ultima volta. Un rientro in sordina, in secondo piano di fronte alla lite Spalletti-Totti e ai gol dei compagni: l’olandese era tornato nell’elenco dei convocati, anche se solamente in panchina. L’attesa dei tifosi per il suo ritorno in campo era salita sempre di più. Fino al 78′.

Il tutto a distanza di 393 giorni dagli ultimi 34 minuti disputati in serie A al Franchi risalenti al lontano 25 gennaio 2015. Diciassette giorni fa il centrocampista olandese era sceso in campo per 45 minuti con la Primavera di Alberto De Rossi facendo bene: un gol su rigore contro l'Avellino, ma soprattutto la sensazione di tornare a sentirsi un calciatore a tutti gli effetti. Questa convocazione per l'ex Psv rappresentava la chiusura di un'odissea iniziata il 9 marzo 2014, quando a Napoli riportò la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Poi il nuovo stop: il 30 gennaio del 2015 è costretto ad un nuovo intervento. Purtroppo l'operazione non produce gli effetti sperati a tal punto che a fine agosto Kevin alza nuovamente bandiera bianca.

Ma adesso il peggio è passato: "Sono stato fuori troppo lungo con due interventi e tornare oggi qui all'Olimpico con un 5-0 per me è stato perfetto. Al terzo intervento ho vissuto un momento difficile perché ero arrivato all'80% e mi sentivo bene e poi mi hanno detto che dovevo operarmi di nuovo. E' stata dura, ma adesso continuiamo a vincere. Totti? Non voglio parlarne, è una cosa tra il nostro capitano e il nostro allenatore".

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