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Roma, Spalletti pronto ad abdicare: “Se non vinco, lascio”

L’allenatore toscano ha patito pesantemente la sconfitta allo JStadium nell’ennesima sfida diretta persa contro la Juventus. Che ha confermato il mancato salto di qualità e ha dimostrato la distanza tra i giallorossi e i bianconeri soprattutto sul piano dell’approccio e della mentalità. In una intervista a France Football, le dichiarazioni che hanno scosso il mondo romanista.
A cura di Alessio Pediglieri
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La sconfitta contro la Juventus ha lasciato il segno, se non nella matematica – dove la Roma resta comunque in corsa malgrado i -7 punti in classifica – sicuramente nel morale. Di Luciano Spalletti, soprattutto, visto che il tecnico dei giallorossi ha capito che non è scattata la molla che avrebbe dovuto portare la Roma al definitivo salto di qualità. Tanto da sospirare l'addio a fine stagione qualora non arrivasse alcun risultato utile o un trofeo. Un'amara dichiarazione che l'allenatore toscano ha rilasciato a France Football (e che uscirà integralmente a gennaio) ma che ha trovato subito il ‘muro' da parte del club che non avrebbe alcuna intenzione di lasciarlo andare via.

La mentalità che non c'è

Dopo la vittoria di misura sul Milan si aveva la sensazione che tutto stesse andando per il verso giusto: un successo contro una diretta avversaria per le zone di alta classifica, una prova generale per arrivare allo JStadium con il bagaglio di autostima al massimo e la possibilità di riaprire i conti con gli avversari di sempre. E invece, è bastato un lampo di Higuain per spegnere come cerino al vento le velleità da primato della Roma.

"Il rinnovo devo meritarmelo, devo mostrare di volta in volta la qualità del mio lavoro. Troppe volte la Roma ha allungato contratti ad allenatori che poi ha mandato via, per cui voglio aiutare la società a non sbagliare".

Bandiera bianca

In una intervista a France Football, dopo l'1-0 di Torino, è proprio Spalletti a raccogliere i cocci: quella contro la Juventus non è stata una semplice sconfitta. E' stata l'ennesima riprova che i bianconeri hanno una marcia in più rispetto ai giallorossi, che si chiama mentalità. Ciò che contraddistingue gli attuali campioni d'Italia dalla concorrenza e che permette loro di essere primi incontrastati. Una considerazione che va al di là delle frasi di rito rilasciate a caldo nel dopo gara. Nessuna sfida alla pari, la differenza c'è e si sente, dentro e fuori dal campo. Tanto da pensare di alzare la classica bandiera bianca a giugno: "Se non riesco a vincere nulla, lascio".

Ma la Roma dice no

La Roma non ha intenzione di disfarsi del proprio tecnico. La società è pronta a mettersi attorno ad un tavolo e a discutere di nuovi progetti e nuovi accordi, pur di non rovinare ciò che di buono è stato fatto in queste stagioni. Ci sono state incomprensioni, difficoltà, tensioni ma alla fine la Roma è sempre stata lì, ad un centesimo per fare il classico milione. "Con Spalletti siamo pronti a sederci a un tavolo nel momento in cui lo vorrà, Luciano sta facendo di tutto per farsi confermare coi risultati" , parole dell'amministratore delegato della Roma, Umberto Gandini, che si è fatto portavoce del club pronto a schiarire da subito il cielo da preoccupanti nubi

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