Roma-Spal: risultato, tabellino e pagelle commentate del match del 9° turno di Serie A
Dopo la sosta la Roma non riesce a continuare la striscia positiva e viene sorprendentemente sconfitta in casa dalla Spal che espugna l'Olimpico con merito. I giallorossi faticano parecchio, soprattutto nella ripresa, mentre gli ospiti, quasi perfetti in fase difensiva, passano grazie alle reti di Petagna, su calcio di rigore, e Kevin Bonifazi che valgono il definitivo 2-0 per i ferraresi. Detto ciò andiamo a vedere quali sono stati gli spunti più interessanti che ci ha regalato la gara dell'Olimpico che ha aperto la nona giornata del campionato di Serie A 2018 – 2019 tra la Roma di Eusebio Di Francesco e la Spal di Leonardo Semplici.
Lorenzo Pellegrini non basta, fatica ancora Cristante
Nelle ultime settimane aveva dimostrato di essere certamente l'uomo più in forma tra quelli a disposizione di Eusebio Di Francesco. E anche in avvio di gara contro la Spal Lorenzo Pellegrini sembra il più in palla tra i giallorossi. Nella nuova posizione di trequartista il prodotto del vivaio capitolino infatti mette in grande apprensione la retroguardia spallina con i suoi movimenti tra le linee fungendo da vero e proprio regista avanzato. Il tutto senza disdegnare di dare il proprio contributo in fase di non possesso portando pressione su Mirko Valdifiori, regista dei ferraresi, rendendosi autore anche di alcuni importanti recuperi palla sulla propria trequarti. Fatica invece Bryan Cristante, schierato nel ruolo di mediano al fianco di N'Zonzi. L'ex Atalanta non riesce a effettuare il filtro richiestogli dal proprio allenatore sbagliando anche parecchi con il pallone tra i piedi. Altra prestazione non brillante per lui che ad inizio ripresa viene richiamato in panchina per far spazio a Justin Kluivert con Lorenzo Pellegrini che va ad occupare la sua posizione indietreggiando la propria. Nonostante ciò però è sempre il centrocampista scuola Roma il più pericoloso tra i suoi: la sua splendida conclusione dalla distanza deviata da Milinkovic – Savic sbatte però sulla traversa negandogli la gioia del gol.
Luca Pellegrini tra alti e bassi, Lazzari a sprazzi, El Shaarawy poco concreto
Per un Pellegrini che si conferma ce ne è invece un altro che si rivela. Eusebio Di Francesco per far fronte all'assenza del titolare Kolarov, decide infatti di lanciare dal primo minuto il 19enne Luca Pellegrini che in tandem con Stephan El Shaarawy si rende protagonista di un buon avvio di gara sulla corsia di sinistra. Il giovanissimo terzino spinge con continuità offrendo spesso un'alternativa in più ai compagni. Buono anche il suo apporto difensivo nonostante dalla sua parte stazionasse un avversario scomodo come il velocissimo Manuel Lazzari ben controllato dal più giovane dirimpettaio fino al 37′ del primo tempo, quando il laterale estense si invola verso la porta di Olsen venendo, un po' ingenuamente, steso in area proprio da Pellegrini per il calcio di rigore poi trasformato da Andrea Petagna per il vantaggio spallino. Prestazione in chiaroscuro anche per il Faraone che si sacrifica però sbaglia parecchio quando c'è da effettuare l'ultimo passaggio o concludere verso la porta difesa da Vanja Milinkovic – Savic.
Dzeko spreca, Petagna freddo
Primo tempo vissuto in modo diametralmente opposto tra quelli che sono i centravanti delle due compagini affrontatesi all'Olimpico. Tanti palloni, tanti occasioni per andare alla conclusione, ottimi movimenti e zero gol per il giallorosso Edin Dzeko, pochi palloni, nessun occasione da rete, tanti movimento non servito dai compagni, e un gol, realizzato con freddezza dal dischetto, per il ferrarese Andrea Petagna. In avvio di ripresa il bosniaco ha subito l'occasione di pareggiare i conti ma a due passi dal portiere avversario apre troppo l'interno del piede mandando il pallone sul fondo, aprendo così un secondo tempo disastroso per lui. Solo una grande parata di Robin Olsen invece nega la doppietta all'attaccante ex Atalanta che nel finale vanifica un'ottima occasione calciando addosso al portiere svedese in uscita bassa a pochi metri dalla porta giallorossa.
Vicari e Cionek insuperabili, Bonifazi decisivo in entrambe le aree di rigore
Nonostante le tante assenze (Felipe e Djourou su tutti) e l'elevata qualità dell'attacco avversario se la cava bene il terzetto di difensori centrali spallino mandato in campo per l'occasione da Leonardo Semplici. Thiago Cionek, Francesco Vicari e l'esordiente Kevin Bonifazi infatti vincono la maggior parte dei duelli con gli attaccanti capitolini sia sul piano del fisico sia quando vengono puntati a campo aperto risolvendo diverse situazioni potenzialmente pericolose per la porta di Milinkovic – Savic. Il più giovane dei tre, alla prima da titolare in Serie A, Kevin Bonifazi dimostra anche di saperci fare nell'altra area di rigore anticipando sul tempo un disattento Fazio, realizzando con un colpo di testa su calcio d'angolo il gol del 2-0 ospite. Il pacchetto arretrato spallino dimostra tutto il proprio valore anche nei minuti finali quando l'assalto della Roma si è fatto ancora più insistente dopo l'ingenua espulsione rimediata dal portiere serbo Vanja Milinkovic – Savic (ammonito per perdita di tempo, rimedia immediatamente il secondo giallo per aver allontanato con violenza il pallone).
Tabellino e voti
Roma (4-2-3-1): #1 Olsen 6.5; #24 Florenzi 6, #20 Fazio 5, #15 Marcano 5, #3 Lu. Pellegrini 5.5 (dal 78′ #27 Pastore sv); #42 Nzonzi 6, #4 Cristante 4.5 (dal 59′ #34 Kluivert 5.5); #17 Under 5 (dal 71′ #19 Coric 5.5), #7 Lo. Pellegrini 6.5, #92 El Shaarawy 6; #9 Dzeko 5. Allenatore: Eusebio Di Francesco 5.
Spal (3-5-2): #32 Milinkovic-Savic 4; #4 Cionek 6.5, #23 Vicari 7, #14 Bonifazi 7.5; #29 Lazzari 7, #6 Missiroli 6.5, #16 Valdifiori 5.5 (dal 70′ #93 Fares 6), #8 Valoti 6.5 (dal 79′ #1 Gomis sv), #33 Costa 7; #43 Paloschi 5.5 (dal 66′ #25 Everton Luiz 5.5), #37 Petagna 6.5. Allenatore: Leonardo Semplici 7.