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Roma-Sassuolo, per Rizzoli non è rigore

Il rigore non concesso al Sassuolo contro la Roma da Rizzoli solleva proteste: per l’arbitro è inesistente, l’assistente lo suggerisce. Benatia rivela: “Sansone è stato onesto, ha ammesso di essere scivolato”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il giallo del rigore concesso e poi annullato al Sassuolo. La 31/a giornata s'è aperta così: Roma in vantaggio al Mapei Stadium grazie a un gol di Destro (10° stagionale), al 36′ Sansone va giù in area di rigore giallorossa, toccato da Benatia. Per l'arbitro Rizzoli (internazionale, sarà ai Mondiali in Brasile) non è penalty ma l'assistente di porta è di parere opposto. Rigore. Anzi, no. "Mai vista una cosa del genere", sbotta Rudi Garcia dalla panchina, sorpreso dalle telecamere di Sky Sport. Nell'area giallorossa c'è tensione, si discute animatamente, il direttore di gara è circondato. Sansone, franato a pochi passi da De Sanctis come fosse stato abbattuto, è al centro del capannello: gesticola, si giustifica. Trascorrono minuti, i 22 in campo sono tutti raccolti in un fazzoletto di metri. Di Francesco (spazientito) cammina nervosamente. Il pubblico rumoreggia: prima esulta poi fischia e grida "buffone, buffone" all'indirizzo dell'arbitro. Non è rigore. Sansone ammette di non aver subito fallo ma di essere scivolato.

Benatia svela il retroscena del rigore non concesso

"L'arbitro non può chiedere ad un giocatore che lotta per la retrocessione se c'è un rigore – ha spiegato Benatia alla fine del primo tempo – Ma Sansone è stato onesto". Perché è stato onesto? "L'arbitro non voleva fischiare il rigore, è stato il suo assistente ad averlo indicato… ma Sansone è stato corretto. Lui ha ammesso che è scivolato e io ho spiegato che gli ho toccato la maglia".

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