Roma, Pjanic “flirta” con il Chelsea. Il Barça, invece, insegue il giovane Nura

Agganciato il terzo posto e in attesa della sfida contro il Real Madrid, i tifosi giallorossi s'interrogano sul futuro della squadra di Luciano Spalletti. La bufera Francesco Totti ha messo il popolo romanista davanti ad un'impietosa sentenza: nessuno è intoccabile, neanche i giocatori più forti e amati della rosa del tecnico di Certaldo. Tra questi anche Miralem Pjanic che, dopo aver elogiato il lavoro dell'ex allenatore dello Zenit San Pietroburgo, ha trovato il modo di apprezzare e condividere attraverso Twitter un articolo di un giornalista inglese che ha spiegato perché Pjanic sarebbe perfetto per il Chelsea. Il suo contratto con la società capitolina, in attesa di essere ancora rinnovato, scadrà nel 2018 e prevede una clausola rescissoria di più di 30 milioni di euro.
London calling
Al di là delle frasi d'amore dello stesso bosniaco nei confronti della Roma ("Mi sono affezionato a questa squadra. In carriera mi era capitato solo con il Metz"), l'interesse e il gradimento dei londinesi e del futuro "head coach" Antonio Conte, sommato alla potenza economica di Roman Abramovich che non avrebbe problemi ad alzare l'ingaggio al giocatore (attualmente, circa 4 milioni di euro a stagione), potrebbero rimettere tutto in discussione nella prossima estate quando (c'è da scommettere) il Chelsea tornerà alla carica dopo il primo contatto con l'entourage del giocatore avuto nel recente passato.
Il Barcellona su Abdullahi Nura
Non è soltanto Londra a chiamare i talenti della rosa romanista. Anche nella capitale catalana, infatti, c'è movimento e interesse per un talento giallorosso. Dalla Spagna giungono indiscrezioni relative ad Abdullahi Nura: promettente difensore della Roma, ancora di proprietà dello Spezia. Il club di James Pallotta è intenzionato a riscattarlo dal club ligure e, secondo i "rumors", avrebbe già rifiutato la prima offerta di 10 milioni di euro arrivata dal club blaugrana. Il giovane difensore senegalese (18 anni), definito da Sabatini "un fenomeno", si è messo in mostra nella Primavera giallorossa (dove si è tolto anche lo sfizio di segnare reti importanti) e nella Youth League, conquistando anche qualche panchina prestigiosa come quella nel derby: quando a chiamarlo tra i "grandi" fu l'allora tecnico Rudi Garcia.