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Roma, pioggia di denaro per l’accordo con la Nike

La Nike fornitore e sponsor tecnico assoluto della Roma fino al 2024. Partnership economica per può portare nelle casse della società fino a oltre 50 milioni di euro.
A cura di Maurizio De Santis
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Le grandi manovre in casa Roma sono già cominciate. Da un lato il diesse Sabatini opera a stretto contatto con Garcia e traccia la rosa che affronterà la Champions (e il campionato) nella prossima stagione. Dall'altro la società irrobustisce le finanze e si struttura per andare incontro alle sfide del futuro: la prima, fare del club giallorosso una realtà costante e di primo piano nel panorama calcistico europeo. Un tassello importante è stato già messo: è l'accordo di sponsorizzazione che la dirigenza capitolina ha chiuso con la Nike che, fino al 31 maggio del 2024 (con possibilità di estenderlo fino al 2026), sarà sponsor ufficiale e fornitore assoluto.

L'accordo siglato con il marchio sportivo (che ha già portato nelle casse 6 milioni di euro sotto forma di bonus) ha una condizione risolutiva: la partnership economica resterà in essere fino a quando al timone della Roma resterà l'attuale presidente, James Pallotta, come si evince dai documenti. "Nike ha diritto di terminare il contratto prima che la Prima Squadra inizi a giocare le proprie partite casalinghe presso il nuovo stadio, in caso di cambio di controllo del club o della persona o entità che direttamente o indirettamente lo controlla, di fusione o di altro trasferimento che coinvolga o riguardi il club o tutti i beni del club ad una persona o entità che non ne avevano il controllo alla data di stipula del contratto". 

L'abbraccio con la Nike frutterà 4 milioni all'anno alla Roma con una parte variabile (si può arrivare fino a 5) legata alla costruzione e all'inaugurazione del nuovo stadio a Tor di Valle entro il 2017/2018. Dovesse farcela, la società giallorossa registrerebbe a bilancio entrate per circa 50 milioni di euro come importo fisso. Ai quali andrebbero aggiunti un'ulteriore percentuale (tra il 7.5% e il 12% in relazione al fatturato netto) sulle vendite effettuate durante ogni anno di contratto, un 50% sugli introiti ricavati da qualsiasi prodotto commercializzato, oltre ai bonus che scatterebbero in caso di successi sportivi e obiettivi agonistici raggiunti.

La Nike potrà decidere di annullare il contratto (oppure dare un taglio alla parte fissa annuale) "in caso di mancata partecipazione a competizioni calcistiche europee per due stagioni sportive consecutive".

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