Roma, per Dzeko c’è il rinnovo: in futuro possibile incarico nel club
Il futuro non è un problema per Edin Dzeko. Specialmente se deciderà di rimanere a Trigoria anche dopo aver appeso le scarpette al chiodo. L'attaccante giallorosso, rimasto in Italia nello scorso gennaio dopo che il pressing del Chelsea si era fatto insistente, è ormai un giocatore e un uomo insostituibile per la dirigenza romana e per i tifosi. Un feeling, quello del bosniaco con la città e con il popolo della Roma, che a questo punto pare destinata a durare nel tempo.
Il primo obiettivo di Dzeko (e del club) è quello del prolungamento del contratto. Secondo indiscrezioni le parti sarebbero molto vicine, con l'attaccante che chiuderà la carriera in giallorosso a 35 anni grazie ad un accordo fino al 2021 (anziché 2020) e con un ingaggio spalmato: non più altre due stagioni a 4,5 milioni, ma tre anni a poco meno di quattro.
Una scrivania accanto a quella di Totti
La voglia di vincere anche in Italia di Edin Dzeko, dopo Bosnia, Germania e Inghilterra, dovrebbe mettere al sicuro la permanenza del giocatore bosniaco: interessato ad approfondire anche quello che sarà il suo futuro al di fuori dal terreno di gioco. Grazie alla prossima laurea in management dello Sport, e alle sue alle cinque lingue parlate (bosniaco, ceco, tedesco, inglese e italiano), Dzeko potrebbe infatti ricoprire in futuro un ruolo da dirigente nel club giallorosso.
Niente panchina, dunque, per Dzeko. Semmai una scrivania. Magari accanto a quella di Francesco Totti: il suo vecchio capitano. Il progetto di far diventare il giocatore bosniaco un dirigente della futura società, non è però prioritario per la società di James Pallotta, anche se il patron dovrà cercare di evitare che qualcuno faccia la stessa proposta al suo attaccante. A corteggiare l'uomo Dzeko ci sarebbero infatti anche la Federazione bosniaca e il Wolfsburg.