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Roma, orgoglio De Sanctis: “In pochi capiscono le difficoltà del mio ruolo”

Il portiere giallorosso, migliore in campo, commenta la sua prestazione e la sofferta vittoria della squadra di Rudi Garcia: un successo che permette ai romani di guardare al futuro con più ottimismo.
A cura di Alberto Pucci
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Nel momento importante della stagione, quello dove non era più possibile sbagliare, la Roma giallorossa ha ritrovato il cuore e la grinta dei ragazzi di Rudi Garcia. La vittoria contro il Napoli, viste le ultime prestazioni, vale doppio e riconcilia il pubblico di fede romanista con la squadra del tecnico francese, soltanto pochi giorni fa contestata pesantemente. Ad uscire a testa alta, insieme ai compagni, anche l'ex della sfida: Morgan De Sanctis. Il portiere è stato l'assoluto protagonista, durante l'assalto napoletano nell'infuocato secondo tempo: "Era importante vincere una partita per dare continuità alla vittoria di Cesena – ha dichiarato il portiere, ai microfoni Sky – Volevamo mettere linfa alla nostra classifica, che negli ultimi tre mesi è stata povera di risultati. Il fatto di aver vinto all'Olimpico, di fronte al nostro pubblico è qualcosa che ci deve far sentire orgogliosi. Siamo soddisfatti della vittoria. E' stata sofferta e ottenuta contro una squadra forte, che oggi ha giocato una bellissima partita soprattutto nel secondo tempo".

Tre punti per i tifosi – Con il Napoli ora staccato di nove punti, la Roma dovrà probabilmente preoccuparsi di un'avversaria in meno nella corsa verso la prossima Champions League: "Siamo felici di aver ricominciato a ridare qualche soddisfazione, soprattutto a noi stessi – continua De Sanctis – Come ho sempre detto, spetta a noi dare l'input ai tifosi e far si che si avvicinano con calore e affetto a questa squadra. Napoli fuori dalla corsa per il secondo posto? Non saprei. L'abbiamo detto un sacco di volte, anche quando non arrivavano i risultati, noi dobbiamo guardare in casa nostra e cercare di vincere tutte le partite da qui alla fine. Siamo davanti alle altre e dietro ad una sola squadra, troppo distante però per poterci permettere di fare altri progetti". L'ovazione dei tifosi, alla fine, è stata soprattutto per lui: "Io il migliore in campo? Faccio sempre fatica a parlare del mio lavoro, anche se a 38 anni dovrei cominciare a farlo – conclude De Sanctis – In pochi capiscono cosa vuol dire giocare da portiere in maniera pulita ed essenziale. Oggi sono felice per la squadra e per i tifosi che possono ricominciare a gioire per una vittoria importante".

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