Roma, operazione riuscita per Strootman: in campo (forse) a marzo

Kevin Strootman stringe i denti e riprova, per l'ennesima volta, a rientrare in campo. Il centrocampista olandese, che si è dovuto sottoporre alla terza operazione nel giro di diciotto mesi al "solito" ginocchio sinistro, dopo che i primi due sembra non avessero quasi avuto effetto: stavolta è stato "toccato" anche il ginocchio destro, per prelevare una sezione del tendine rotuleo necessario per ricostruire il crociato anteriore sinistro. L'ottimismo c'è: velato, rispetto alle altre due volte, ma c'è.

"La cartilagine sta bene, Kevin Strootman tornerà a giocare", ha spiegato il professor Mariani, che martedì scorso ha sottoposto il calciatore all'operazione nella sua Villa Stuart. Strootman ha lasciato la clinica senza stampelle, ma con un tutore al ginocchio destro ed una fasciatura a quello sinistro. Adesso si riparte con la riabilitazione, che verrà svolta a Trigoria secondo un rigoroso programma preparato dallo stesso Mariani. Tanta fisioterapia, poi tra cinque settimane si potrà tornare a correre.

Per capire l'esito dell'operazione bisognerà attendere però tuttavia tra i due ed i tre mesi: solo in caso di riscontro positivo Strootman verrà assegnato all'area sportiva. L'obiettivo è quello di tornare disponibile entro marzo, in tempo per il rush finale della stagione. Qualcosa di simile a quanto fece già Emerson, il brasiliano della Roma che saltò l'intero inizio di stagione 2000/2001 ma rientrò in tempo per dare una mano alla squadra di Capello per vincere lo Scudetto: il terzo ed ultimo della storia giallorossa, che dopo quella splendida cavalcata è riuscita soltanto a vincere due coppe Italia ed una Supercoppa italiana in quindici anni. In pratica quanto vinto dal Napoli in diciotto mesi, tra maggio 2014 e dicembre 2015.