Roma-Napoli 2-0, il momento magico di Pjanic

Nei suoi due primi campionati italiani Miralem Pjanic non ha completamente convinto. Tanti suoi ammiratori speravano di vedere le giocate fantastiche e i gol meravigliosi che il bosniaco aveva segnato anche in Champions League. Ma forse per colpa dei suoi allenatori, che non gli hanno trovato la giusta posizione in campo, il centrocampista bosniaco, che parla sei lingue, non è riuscito ad esprimersi su alti livelli. Con Rudi Garcia la vita calcistica di Pjanic è cambiata. Perché il bosniaco sembra più sicuro di sé e molto più sereno, forse perché l’allenatore francese, che ha voluto tenerlo a tutti i costi, gli ha trovato la giusta posizione in campo.
Settimana d’oro – Questi giorni Pjanic non li dimenticherà mai. Perché martedì insieme all’amico Lulic e a Dzeko ha portato per la prima volta ai Mondiali la Bosnia. Le lacrime del romanista al termine del match in Lituania hanno fatto il giro del mondo. Pjanic, che solo mercoledì sera è arrivato a Roma e che solo una volta si è allenato agli ordini di Garcia, al 48’ del primo tempo con una meravigliosa punizione ha battuto Reina ed ha praticamente indirizzato il match dalla parte dei giallorossi. Poi al 26’ della ripresa quando l’arbitro Orsato ha decretato il rigore in favore dei giallorossi in pochi forse pensavano che si presentasse dagli undici metri il bosniaco, che ha spiazzato Reina ed ha realizzato la sua prima doppietta in Serie A. Con quattro gol realizzati in otto partite Pjanic è pure quarto nella classifica dai marcatori, appaiato a Florenzi e Callejon.
Le parole di Pjanic al termine di Roma – Napoli – “Quello che è successo con la Bosnia è straordinario. Rendere così felice tanta gente è stato belissimo. Quando abbiamo giocato con la Lituania, tutto il paese si è fermato per guardare noi. Io sono molto contento e soprattutto orgoglioso. Stasera pure abbiamo vissuto una serata splendida.”