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Roma, le scuse di Petrachi: “Il calcio è di tutti, orgogliosi di promuovere quello femminile”

Gianluca Petrachi fa dietrofront. Il direttore sportivo della Roma protagonista nell’infuocato post-partita contro il Cagliari di uno sfogo contro la direzione arbitrale di Massa, con dito puntato sull’annullamento del gol di Kalinic, è tornato sui suoi passi. Il dirigente che ha parlato di “sport maschio e non di signorine” si è scusato nei confronti di chi si è sentito offeso dalle sue parole, condannate nella giornata di ieri dal ct della Nazionale femminile Milena Bertolini e dal capitano Sara Gama.
A cura di Marco Beltrami
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Gianluca Petrachi fa dietrofront. Il direttore sportivo della Roma protagonista nell'infuocato post-partita contro il Cagliari di uno sfogo contro la direzione arbitrale di Massa, con dito puntato sull'annullamento del gol di Kalinic, è tornato sui suoi passi. Il dirigente che ha parlato di "sport maschio e non di signorine" si è scusato nei confronti di chi si è sentito offeso dalle sue parole, condannate nella giornata di ieri dal ct della Nazionale femminile Milena Bertolini e dal capitano Sara Gama.

Petrachi e le dichiarazioni dopo Roma-Cagliari sul calcio sport maschio

Nella giornata di domenica dopo il fischio finale di Roma-Cagliari, Gianluca Petrachi ai microfoni di Sky ha puntato il dito contro l'arbitraggio di Massa. Il direttore sportivo ha criticato duramente la scelta di annullare il gol di Kalinic nel finale per una spinta su Pisacane con queste parole: "Il calcio è uno sport maschio e non di signorine". Un intervento infelice, che non è stato gradito dal ct della Nazionale femminile Milena Bertolini e dal capitano azzurro e della Juventus Sara Gama

La replica del ct della Nazionale femminile Bertolini e di Sara Gama

La Bertolini ha sottolineato così l'uscita a vuoto di Petrachi: "La frase che il calcio non è uno sport per signorine è vecchia di 110 anni e dovremmo andare avanti. La società si è evoluta da questo modo di pensare primitivo. Quello di Petrachi è il pensiero medio degli italiani verso le donne che fanno calcio, ma credo nel modo più assoluto che sia uno sport per donne per la forza che hanno e la capacità di soffrire. L’abbiamo dimostrato ai Mondiali, dove si sono visti aggressività e contrasti, senza piagnistei. Se questo è il pensiero di Petrachi, io non lo condivido: bisogna stare attenti a ciò che si dice perché sono le parole a dare significato ai pensieri". E Sara Gama ha aggiunto: "Petrachi ha fatto un’uscita infelice in un tempo ampiamente sbagliato e in molti lo stanno facendo notare. Questo linguaggio forse non corrisponde al suo pensiero, ma purtroppo è una dimostrazione che per quanto cerchiamo di progredire, per un cambio culturale serve ancora tempo. Le sue parole confermano che non riusciamo ad andare oltre il retropensiero".

Le scuse di Petrachi, il dirigente della Roma sottolinea che il calcio è di tutti

Inevitabili le scuse di Gianluca Petrachi, arrivate attraverso una nota ufficiale della Roma. Il direttore sportivo ha voluto chiarire il senso delle sue parole, sottolineando che il calcio è uno sport di tutti: "Mi scuso se qualcuno si è sentito offeso dalle mie parole. Non era affatto mia intenzione insinuare che il calcio sia uno sport solo per uomini e non adatto alle donne. Ero molto arrabbiato perché non era stato convalidato un gol che ritenevo regolare e volevo sottolineare quanto il calcio sia – ed è sempre stato – uno sport fisico e di contatto. Il calcio è di tutti e alla Roma siamo molto orgogliosi della nostra squadra femminile e di promuovere il calcio femminile".

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