Roma – Lazio ai raggi X: tutto ciò che c’è da sapere sul 169° derby della Capitale
Dopo la, per noi amara, pausa per le Nazionali torna la Serie A e lo fa in grande stile con 6 delle prime 7 in classifica a sfidarsi tra di loro. La tanto attesa 13a giornata di campionato partirà alla grande, vale a dire con il 169° derby della Capitale tra la Roma e la Lazio in programma sabato alle ore 18. Come detto, quello tra i giallorossi e i biancocelesti sarà una stracittadina d’alta classifica dato che le due compagini capitoline, entrambe con una gara da recuperare, occupano momentaneamente la 4a e la 5a posizione distanziate di un solo punto l’una dall’altra con il club del presidente Lotito che precede i rivali.
Dalla sfida tra bomber tra Edin Dzeko e Ciro Immobile a quella tra giovani allenatori tra Eusebio Di Francesco e Simone Inzaghi sono tantissimi gli spunti offerti da questo derby di Roma. Andiamo dunque ad analizzare tutti i numeri che riguardano le due squadre che si affronteranno nel 1° anticipo di questo 13° turno di Serie A.
L’ultima volta disse Lazio, ma la storia dice Roma
Partiamo dai precedenti. L’ultima volta che i due team capitolini si sono affrontati, cioè lo scorso 30 aprile nel corso della 34a giornata dello scorso campionato, ad imporsi è stata la Lazio di Simone Inzaghi per 3-1 grazie alla doppietta di Keita Balde e alla rete di Dusan Basta che hanno reso inutile il gol del momentaneo pareggio di Daniele De Rossi infliggendo alla Roma, allora allenata da Luciano Spalletti, una cocente sconfitta.
Questo dunque l’esito di quello che, prendendo in considerazione tutti gli scontri in ogni competizione (amichevoli comprese), è stato il 168° derby capitolino della storia che ha portato a quota 52 vittorie i biancocelesti contro le 69 dei giallorossi (63 i pareggi). Se invece vogliamo fermarci solo ai 146 incontri nel campionato di Serie A lo score è di 37 successi laziali contro i 52 romanisti (57 i pareggi).
Dal campo alla panchina: è il derby di Di Francesco vs Inzaghi
Rispetto a quell’ultima affermazione della Lazio però molto è cambiato sia su una che sull’altra sponda del Tevere. Alcuni dei grandi protagonisti di quella gara, da Keita e Biglia a Spalletti e Salah, hanno lasciato la Capitale e inoltre sarà il primo derby senza Francesco Totti, ma le due squadre non sembrano risentirne più di tanto visto comunque il rendimento in questa prima parte di stagione sia in Italia che in Champions League, la Roma, e Europa League, la Lazio, (entrambe al momento in testa al proprio girone).
Nessun cambiamento invece sulla panchina dei biancocelesti dove ci sarà ancora Simone Inzaghi al suo 5° derby da allenatore (per ora 2 vinti e 2 persi), mentre su quella giallorossa sarà la prima volta nella stracittadina da tecnico per Eusebio Di Francesco che però non ha uno score positivo contro il collega visto che nelle due occasioni in cui si sono affrontati ai tempi del Sassuolo ne è uscito sempre sconfitto. I due dunque si ritroveranno in un derby l’uno contro l’altro ad oltre 16 anni di distanza dall’ultima volta dato che a cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio i due sono stati protagonisti in campo con le maglie delle società capitoline.
4-3-3 vs 3-4-2-1: le chiavi tattiche
Sabato si affronteranno dunque nuovamente, questa volta da allenatori, e nessuno vorrà fallire il grande appuntamento. Sarà una sfida di nervi, di agonismo ma anche, e soprattutto, di tattica. Il 4-3-3 di Di Francesco, che dopo un periodo di “rodaggio” sembra essere ormai stato acquisito dai suoi calciatori, proverà a mettere sotto scacco il collaudatissimo 3-4-2-1 che Inzaghi ha cucito già da qualche tempo sulla sua Lazio con entrambe le squadre che prediligono attaccare dalla propria corsia mancina.
Si affronteranno due formazioni che però hanno due filosofie differenti come si può notare dal baricentro medio tenuto in questo primo scorcio di stagione che recita 49,28 m (con il 50,1% di possesso palla medio) per i biancocelesti che occupano gli ultimi 35 metri avversari “solo” per il 25% del tempo di gioco, mentre è di 54,13 m (con il 54,6% di possesso palla medio) per gli uomini di Di Francesco che invece mediamente agiscono nell’ultimo terzo di campo per il 30% del tempo di gioco.
La gara a scacchi: mosse e contromosse
Tra le fila dei giallorossi sarà dunque fondamentale il ruolo dei due esterni d’attacco che oltre ad offendere dovranno anche ripiegare molto sul centrocampo per non evitare di trovarsi in inferiorità numerica quando i due trequartisti biancocelesti (probabilmente Luis Alberto e Milinkovic – Savic) si abbasseranno per giocare il pallone. Dall’altro lato invece saranno chiamati ad un grande lavoro i due laterali a tutta fascia che dovranno sia aiutare i difensori centrali raddoppiando sulle due ali giallorosse e sia occuparsi delle avanzate dei terzini Kolarov e Florenzi che spingono molto e sono una delle armi più importanti a cui si affida spesso Di Francesco in questa sua prima avventura da allenatore della Roma.
Sfide nella sfida: portieri saracinesche e bomber implacabili
Quella dell’Olimpico sarà anche la sfida tra il 3° miglior attacco della Serie A, quello della Lazio con 31 reti fin qui realizzate (il 2° per gol a partita con 2,82 marcature ad incontro), e la miglior difesa del massimo campionato del Bel Paese, quella della Roma che ad oggi ha subito solo 7 reti. Sarà la sfida tra i due portieri, Alisson e Strakosha, con il più alto rendimento di tutto il torneo sia tra i pali che quando devono giocare il pallone con i piedi.
Ma sarà anche la sfida tra due dei bomber più prolifici del 2017, Ciro Immobile (33 segnature nell’anno solare) ed Edin Dzeko (31) nonché entrambi sul podio per numero di conclusioni effettuate verso la porta avversaria nell’attuale campionato e primo e secondo per legni colpiti (4 per il bosniaco e 3 per l’azzurro). Lazio e Roma però dal punto di vista realizzativo nell’ultimo periodo possono fare affidamento anche sulle finalizzazioni di due calciatori che sembrano essere rigenerati rispetto alle scorse stagioni ossia lo spagnolo Luis Alberto e il “Faraone” Stephan El Shaarawy.
Lo scontro fisico: dai ‘maratoneti’ De Rossi e Parolo ai ‘giganti’ Milinkovic – Savic e Fazio
Uno contro l’altro anche due che, oltre ad aver condiviso la disfatta contro la Svezia con la maglia della Nazionale, sono tra coloro che durante una partita percorrono in media più chilometri: il giallorosso Daniele De Rossi (11,487 km ad incontro) e il biancoceleste Marco Parolo (12,037 km). Senza dimenticare che sarà anche la sfida tra due dei difensori che più sono stati decisivi in questo avvio di stagione: il greco della Roma Kostas Manolas (10,07 interventi difensivi per ogni 90 minuti giocati) e l’olandese della Lazio Stefan De Vrij (9,11). Mentre sulle palle alte sarà molto interessante lo scontro ad alta quota tra i giganti Sergej Milinkovic – Savic (2,3 duelli aerei vinti a partita) e Federico Fazio (2,2 per match).
Gli uomini chiave: Kolarov vs Luis Alberto
Ma quali sono ad oggi gli uomini chiave delle due compagini in grado di far pendere l’ago della bilancia dall’una e dall’altra parte nel 169° derby della capitale? Escludendo i due bomber di cui abbiamo già parlato e che comunque sono i terminali offensivi di quanto creato dai compagni, i due calciatori che fin qui sono stati decisivi nell’economia della stagione delle due romane sono Aleksander Kolarov per quanto riguarda quella di Eusebio Di Francesco e Luis Alberto per ciò che concerne quella guidata da Simone Inzaghi.
Il 32enne terzino sinistro serbo arrivato in estate dal Manchester City in campionato ha fin qui collezionato 10 presenze corredate da 2 gol e 2 assist e una media di 1.7 dribbling riusciti, 1.5 contrasti vinti e 2.3 passaggi chiave a partita. Dall’altro lato la vera rivelazione biancoceleste di questo inizio di torneo Luis Alberto che, dopo un anno d’ambientamento in cui ha faticato a vedere il campo, ha preso in mano le redini della Lazio rendendosi protagonista assoluto con i 3 gol e i 5 assist nelle 11 presenze in questo avvio di Serie A, ma anche con i 2.2 dribbling riusciti, i 2,8 passaggi chiave effettuati e i 2.2 cross andati a buon esito ad incontro.