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Roma-Lazio, 10 cose che (ancora) non sapete sul derby di Roma

La stracittadina della Capitale ha un fascino particolare: una rivalità lontanissima e sempre cresciuta nella storia che però nasconde delle sorprese. Il derby di quest’anno torna ad essere importante per le parti alte della classifica: la Lazio è terza mentre la Roma insegue la Juve ad un solo punto in vetta alla classifica. Chi la spunterà?
A cura di Vito Lamorte
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Quando penso al derby di Roma ogni volta mi torna in mente il film Il tifoso, l'arbitro e il calciatore nel quale Pippo Franco per non scontentare né il padre, romanista, né il suocero, laziale, si barcamena in cambi di colori nel vestiario per assistere al derby alternandosi tra una curva e l'altra. Sempre seguendo questo filone si potrebbero citare Alberto Sordi, Vittorio Gassman e Ricky Tognazzi ma non sarebbe semplice poi uscirne. La sfida tra le due squadre capitoline è accesissima da sempre e questo potrebbe essere l'anno per rivedere un derby d'alta quota: i giallorossi di Rudi Garcia sono secondi ad un punto dalla Juventus mentre i biancocelesti di Pioli condividono con il Napoli la terza piazza. Insomma, il derby di domenica torna al centro dell'attenzione e con l'altro big match di giornata, Napoli-Juventus, potrebbe dare una scossa alla classifica. Complessivamente sono stati giocati 176 derby (64 vittorie Roma, 50 Lazio e 62 pareggi); 142 in campionato, con un bilancio storico di vittorie che sorride alla Roma: 49 a 37.

1. Il primo derby di Roma. Nel 1927 la Lazio, fondata il 9 gennaio 1900, si rifiutò di confluire nella fusione con Alba, Roman e Fortitudo, che avrebbe portato alla nascita dell'Associazione Sportiva Roma. L'8 dicembre del 1929 alla Rondinella si disputò il primo derby tra Lazio e Roma e fu subito accesa rivalità. Scontri tra le opposte fazioni si erano già verificati in precedenza anche nei derby giocati dalla Lazio con le squadre che attraverso la loro fusione diedero vita all'AS Roma. Quel primo derby fu vinto dalla Roma 1-0, grazie a una rete di Rodolfo Volk. La gara di ritorno fu il primo derby giocato al Testaccio e fu vinto nuovamente dalla Roma (3-1).

2. "La cinquina". Nel campionato 1933/1934 la Roma vinse per 5-0 sul terreno del Testaccio grazie alla tripletta di Tomasi e alla doppietta di Bernardini.

3. L'Urbe. Anche se i tifosi delle due squadre non ci crederanno mai , in un periodo ormai lontano i giocatori di Lazio e Roma giocarono uniti sotto un'unica divisa per rappresentare l'Urbe. La prima volta contro i cechi del Viktoria Žižkov (26 dicembre 1928), un anno dopo, il 1º gennaio 1929, nella partita tra la rappresentativa romana e l'Hungaria; e il 26 dicembre del 1930 per per affrontare gli ungheresi del Sabaria a Campo Testaccio. Successivamente, durante il periodo bellico, ci furono un paio di amichevoli con la British Army. Nel 1973 le due squadre si unirono per affrontare il CSKA Mosca, conosciuto all'epoca come "Armata Rossa" perchè sotto il controllo del Ministero dell'Esercito, e l'ultima apparizione fu in occasione della gara in memoria di Vincenzo Paparelli.

4. Il record di Eriksson. Nella stagione 1997/98 l'impresa della Lazio di Sven Goran Eriksson, che vince 4 derby nella stessa stagione (campionato e Coppa Italia). Nella gara di campionato in casa dei cugini la squadra biancoceleste vinse per 3 a 1 grazie alle reti di Mancini, Casiraghi e Nedved. Gol giallorosso di Delvecchio.

5. I bomber sotto il Cupolone. Francesco Totti, Dino Da Costa e Marco Del Vecchio i bomber principi giallorossi nei derby di campionato: 9 reti. Con 6 reti è invece Silvio Piola il miglior realizzatore in maglia biancoceleste della stracittadina.

6. Il derby più triste. Sono passati 35 anni da quel 28 ottobre del 1970. L'assassinio di Vincenzo Paparelli all’Olimpico segna l’inizio di una lunga spirale di violenza. Il 33enne era seduto in curva Nord in attesa di assistere a Roma-Lazio ma non tornò più a casa lasciando nelle disperazione la moglie Vanda e i suoi due figli. Il ricordo di Paparelli continua a essere infangato con vergognosi cori dei romanisti ("10-100-1000 Paparelli"), le scritte oltraggiose sui muri di Roma (le ultime l’anno scorso al Verano) e i propositi di vendetta dei laziali ("Per un laziale ucciso non basta il lutto, commando ultrà pagherete tutto").

7. Recordman. Francesco Totti e Giuseppe Wilson sono i calciatori con più presenza nel derby di Roma. Il capitano giallorosso ha disputato ben 39 volte la stracittadina (34 in campionato, 5 in Coppa Italia); mentre il libero e capitano della Lazio campione d'Italia del '73/'74 è sceso in campo contro i giallorossi per 23 volte (19 in campionato, 4 in Coppa Italia).

8. Quando gli ultras vinsero il derby di Roma. Era il 21 aprile del 2004. Lazio-Roma era cominciato senza troppi intoppi, nonostante gli incidenti verificatisi nel prepartita. Il primo tempo era ormai giunto al termine in un'atmosfera relativamente tranquilla, quando nelle due curve si era iniziato a spargere il più terribile dei sospetti: durante i tafferugli, un'auto della polizia avrebbe investito un bambino lasciandolo senza vita. La ripresa dura solo tre minuti, poi i cori intonati dalle curve, i razzi in campo lasciano intendere che le condizioni non sono più accettabili. Rosetti sospende la partita al 3′ e comincia un conciliabolo tra i capitani, i giocatori, i dirigenti e l'arbitro. Alcuni rappresentanti della tifoseria giallorossa, tra cui Daniele De Santis, richiamano a gran voce l'attenzione dei propri giocatori e scendono in campo per parlare con Totti e Cassano. Dagli altoparlanti continua ad arrivare la smentita da parte della Questura ma ormai non c'è niente da fare. A Rosetti viene portato un telefono cellulare e dopo aver parlato con Adriano Galliani, allora presidente di Lega, propende per la sospensione. Fortunatamente nessun bambino era morto, ma lì è iniziato il declino del movimento calcistico italiano.

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9. Gli allenatori più presenti. Il veterano della stracittadina della Capitale è Nils Liedhom con 16 presenze (15 in A, 1 in Coppa Italia). Il "Barone" precede tre allenatori che hanno fatto la storia del calcio moderno in Italia: Sven Gorna Eriksson, Fabio Capello e Zdenek Zeman. Tutti e tre hanno collezionato 12 presenze nel derby anche se "don Fabio" ha allenato soltanto su una sponda del Tevere, mentre gli altri due sono stati al timone di entrambe le squadre capitoline.

10. Mauri giustizia Luis Enrique. La Lazio vince il derby di ritorno della stagione 2011/2012 grazie alle reti di Hernanes e Stefano Mauri. In mezzo il pareggio di Fabio Borini. Questa è l'ultima vittoria in Serie A in casa dei giallorossi da parte della Lazio.

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