4 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Roma, la vendetta di Bruno Conti e Pruzzo: dito medio al Liverpool

Bruno Conti e Roberto Pruzzo, che con la Roma persero la finale del 1984 contro il Liverpool, sono stati immortalati mentre mostrano il dito medio davanti allo stemma del Liverpool ad Anfield. Poche ore dopo l’uscita di quell’immagine Conti si è scusato pubblicamente con il Liverpool.
A cura di Alessio Morra
4 CONDIVISIONI

Dopo trentaquattro anni Roma e Liverpool si affronteranno in una (doppia) sfida pesantissima in Champions. Chi passa tra Klopp e Di Francesco giocherà la finale di Kiev il 26 maggio. I Reds sognano in grande per la prima volta dopo dieci anni, i giallorossi invece si ritrovano dopo 34 anni tra le prime quattro d’Europa, all’epoca in finale il sogno fu spezzato dal Liverpool, che ai rigori vinse la finale dell’Olimpico, uno dei match più famosi nella storia del calcio. La Roma vuole ‘vendicarsi’. Questa parola è quella più in voga da quando il sorteggio ha opposto queste due squadre, e va da sé che il revival è stato molto forte. La società giallorossa ha deciso di portare ad Anfield due grandi protagonisti della Roma di ieri: Roberto Pruzzo e Bruno Conti, che però si sono lasciati un po’ andare nell’impianto dei Reds.

Immagine

Il dito medio di Anfield

Bruno Conti e Roberto Pruzzo sono stati immortalati nella giornata di ieri in tante fotografie con tifosi e appassionati, in un paio di foto con loro c’era anche Francesco Totti, leggenda assoluta della Roma. Conti e Pruzzo però si sono lasciati un po’ andare e sono stati autori di un gesto per niente sportivo davanti allo stemma del Liverpool. Entrambi hanno alzato il dito medio in una foto ricordo. Un autentico sacrilegio nei confronti del club inglese. Sicuramente c’era della goliardia, ma il risultato prodotto da quella foto non è sicuramente quello. Si attendono, a stretto giro, le scuse.

Le scuse di Bruno Conti

E le scuse sono arrivate rapidamente. Il campione del mondo di Spagna '82 parlando con l'Ansa, nella tarda mattinata, ha fatto capire di essersi arrabbiato quando ha visto quell'immagine che doveva rimanere privata. Poi si è scusato nei confronti di una grande società come il Liverpool che ha sempre affrontato con grande rispetto, sia da giocatori che da dirigente nell'arco della sua lunga e splendida carriera:

Un momento di goliardia privato che è stato reso pubblico senza che ne fossi a conoscenza, trasformandolo in un gesto inopportuno di cui sento il bisogno di scusarmi. Sono nel mondo del calcio da una vita, negli ultimi venticinque anni ho provato a trasmettere i miei valori a tutti i ragazzi con i quali mi sono trovato a lavorare, a partire dal rispetto dell'avversario. Non offenderei mai alcun club, figuriamoci una società così gloriosa come il Liverpool. Il mio rispetto per un avversario che negli anni ho sempre affrontato con lealtà è fuori discussione.

L’amara finale del 1984 e il ricordo di Pruzzo

Il ‘bomber di Crocefieschi’ e ‘Marazico’ furono straordinari protagonisti della Roma del ‘Barone’ Liedholm, che vinse il campionato nel 1983 e arrivò fino alla finale di Coppa Campioni l’anno seguente. Pruzzo realizzò il gol dell’1-1. Falcao si rifiutò di tirare nella ‘lotteria’ dei rigori, Conti non si tirò indietro, ma dal dischetto sbagliò. Una sconfitta amarissima, che tutt’ora fa soffrire Roberto Pruzzo che in un’intervista rilasciata a ‘Premium Sport’ ha detto:

Ho sperato davvero che la Roma non incrociasse il Liverpool, ma il calcio è fatto di queste cose e senza scordarci del passato bisogna guardare avanti. I rigori sbagliati contro Grobbelaar? Ne parlavo oggi con il mio amico Ciccio Graziani che ringrazio anche oggi perché si prese una responsabilità pesante, ma anche i grandi campioni possono sbagliare.

4 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views