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Roma, la scorsa estate Rudi Garcia rifiutò la panchina del Real Madrid

Il tecnico francese, che in Champions League affronterà proprio le “Merengues”, era stato contattato prima di Rafa Benitez ma aveva gentilmente rifiutato l’offerta di Florentino Perez.
A cura di Alberto Pucci
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Certi "treni" passano solo una volta nella vita e, dopo aver scelto di non prenderlo al volo, sarà probabilmente un Natale pieno di rimpianti per Rudi Garcia: atteso dalla doppia (e durissima) sfida di Champions League contro il Real Madrid. Per il tecnico francese, oggi sulla graticola a causa dell'altalenante cammino giallorosso, nella scorsa estate si erano spalancate proprio le porte del "Santiago Bernabeu": lasciato incustodito dopo l'addio di Carlo Ancelotti. Florentino Perez, per sostituire "Carletto", pensò dunque al francese che tanto bene aveva fatto con la Roma nella scorsa stagione, attirando su di sé lo sguardo attento di diversi club europei. Una proposta che, però, l'ex allenatore del Lille rifiutò dichiarando di voler rimanere nella Capitale, per continuare a lavorare sul progetto giallorosso. A distanza di mesi, e dopo le forti critiche della tifoseria e della dirigenza giallorossa, c'è ora un po' di comprensibile rimorso in casa Garcia: deluso dal trattamento ricevuto nelle ultime settimane.

Fuga d'amore a Madrid – Secondo "La Repubblica", dunque, la dirigenza madridista aveva individuato nel francese la prima scelta per la panchina madridista, virando successivamente su Rafa Benitez dopo il "no, grazie" del mister romanista. Come riportato dal quotidiano con sede a Roma, prima di declinare l'invito Garcia aveva anche pensato seriamente al trasloco a Madrid. Un cambio di vita che avrebbe coinvolto anche la sua compagna Francesca Brienza. La giornalista di "Roma Tv", infatti, aveva già provveduto a contattare un'emittente televisiva spagnola per tentare di trovare lavoro anche nella capitale iberica. Un curioso retroscena che, di certo, animerà la vigilia del doppio confronto europeo. Una scelta che, a quel tempo, fu molto apprezzata dalla società di James Pallotta: la stessa che ora medita di sollevarlo dall'incarico, in caso di un altro filotto di risultati negativi.

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