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Roma, Keita sfida il Real: “E’ battibile, ci vuole fiducia e l’aiuto dei tifosi”

Per l’ex Barcellona sarà una sfida molto particolare. Ma non dà consigli a Spalletti: “Deciderà lui come affrontarli ma so perfettamente che non sono imbattibili. Serve molta autostima e siamo sulla strada giusta”
A cura di Alessio Pediglieri
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Seydou Keita è pronto a condurre la Roma di Spalletti nei marosi della Champions League dove la sorte ha riservato per i giallorossi lo scoglio più duro, il Real Madrid tra i club più impegnativi insieme al Barcellona e al Bayern Monaco. Un ottavo di finale da brividi dove i Capitolini sono sfavoriti per il più basso tenore tecnico ma che proveranno a sovvertire in campo i pronostici cercando una prova che non ammetterà distrazioni né errori. Con l'avvento di Spalletti (Juventus a parte) sono arrivate solamente vittorie e nuovi giocatori. L'autostima è alta ma potrebbe non bastare. Quindi il centrocampista si rivolge anche alla tifoseria spesso in lotta con la società: "Serve l'aiuto di tutti. Aspetto i tifosi all'appello".

Seydou Keita il  Real Madrid lo conosce benissimo anche perché è la squadra che ha affrontato più volte in carriera. Con la maglia dei rivali del Barcellona e quindi sa perfettamente cosa la Roma si troverà davanti nel doppio incontro degli ottavi di finale. Sarà una sfida speciale ma anche un appuntamento dove poter provare l'impresa. Non impossibile: "A Barcellona la sfida con il Real è come il derby. E' sempre una sfida speciale, ho dei bei ricordi. So come affrontarli ma non spetta a me mettere la squadra in campo: lo deciderà Spalletti, io credo che ci voglia soprattutto fiducia. Dobbiamo crederci e scendere in campo convinti, la partita è difficile ma non impossibile".

Spalletti avrà dunque il compito più delicato, non sbagliare la formazione e studiare nei dettagli il match a tavolino. Chiunque scenderà in campo dovrà sapere cosa e come farlo. Al meglio: "Quando si cambia allenatore si cambia spesso anche la mentalità perché prima le cose non andavano bene e si vedeva. La testa e la fiducia sono cambiate: quattro vittorie consecutive in campionato sono importanti, stiamo migliorando. Ma è fondamentale anche l'ambiente: io ho grande fiducia e stima nei tifosi. Chiedo loro di averne per noi. Loro pagano per venire allo stadio e possono anche contestare, noi siamo pagati per giocare. Ma ci vogliono sempre rispetto e umiltà"

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