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Roma, infortunio Gervinho: le condizioni

“Ho sentito tirare il muscolo”, così l’ivoriano ha spiegato allo staff medico il fastidio accusato alla coscia destra. Con la Champions all’orizzonte (si va a Barcellona) Garcia ne valuta opportunità di riposo in campionato (sabato, giallorossi a Bologna)
A cura di Maurizio De Santis
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"Hi sentito tirare il muscolo". Poche parole riferite allo staff medico della Roma, così Gervinho ha spiegato le ragioni di quel cambio forzato e resosi necessario nella ripresa (intorno al 70′) durante la gara giocata con la Costa d'Avorio contro la Liberia. Ulteriori esami strumentali chiariranno la reale entità dell'infortunio ed eventuali tempi di recupero rispetto al fastidio accusato alla coscia destra. Quand'anche si trattasse di un ‘semplice' affaticamento, il calciatore resterebbe comunque a riposo precauzionale in vista del delicatissimo incontro di Champions al Camp Nou contro il Barcellona. Un campanello d'allarme per l'attaccante ex Arsenal e per l'allenatore, Garcia, che già è costretto a fare i conti con l'indisponibilità di altri calciatori in reparto: Salah (che ha pagato dazio nel derby contro la Lazio per il calcione avuto da Lulic), Totti (in fase di riabilitazione). Quanto a Dzeko, fa rientro alla base dopo gli impegni con la sua nazionale e il timore è che possa essere abbastanza provato dal punto di vista fisico.

Cosa farà il tecnico capitolino? Sul taccuino la strada è obbligata: in occasione della trasferta di Bologna toccherà a Iturbe (chance importante per riscattare un avvio opaco) e Iago Falque coprire le corsie esterne mentre al centro – a meno di cambi dell'ultima ora – dovrebbe esserci proprio l'ex punta del Manchester City. Tra le possibili soluzioni allo studio ce n'è anche un'altra e prende in considerazione Florenzi, una sorta di jolly che per raggio d'azione può essere avanzato ben oltre la linea di centrocampo lasciando a Maicon oppure a Torosidis (ipotesi questa paventata dalla Gazzetta) il compito di coprire in difesa. Ipotesi, però, anche questa legata al cosiddetto ‘fattore Nazionale', visto che Conte lo ha impiegato contro la Romania.

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