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Roma, in Europa è Pjanic il miglior realizzatore su punizione

Il giallorosso con il goal all’Empoli è salito a quota 3 e in Serie A ha tagliato il traguardo dei 10 centri su calci piazzati, due in meno al Professor Pirlo emigrato in America. E come l’ex bianconero, il segreto è sempre e solo uno: Juninho Pernambucano.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Roma è risorta, contro l'Empoli per l'ottava di campionato ha inanellato una nuova vittoria casalinga davanti al proprio pubblico, entusiasta di vedere finalmente gli uomini di Garcia macinare chilometri in campo, segnare e produrre una qualità di gioco finalmente all'altezza. Il secondo posto è stato conquistato, l'Inter raggiunta e domenica c'è la Fiorentina capolista nel mirino: vincere contro i viola significherebbe aprire una porta verso il Paradiso tenendo dietro il ritrovato Napoli ma soprattutto frenando ogni velleità bianconera.

Il successo all'Olimpico ha portato le firme di De Rossi, Pjanic e Salah ma è proprio il bosniaco ad essere stato il protagonista tra i protagonisti. Miralem Pjanic è risultato ancora una volta decisivo per le sorti della Roma, in un inizio di stagione che difficilmente dimenticherà per qualità e quantità espressa in campo. Ha aperto le marcature spezzando l'incantesimo dello 0-0 su punizione: il terzo sigillo in questo campionato, dopo quelli contro la Juventus ed il Carpi.  Come Pjanic ad oggi nessuno ha segnato tanto sui calci piazzati in Europa. I diretti inseguitori Eriksen e Willian sono fermi a due centri, mentre altri come Neymar, Insigne, Griezmann e Balotelli a quota uno.

La Serie A tra i cecchini da fermo ha perso sua maestà Andrea Pirlo ma sta trovando in Pjanic un'alternativa all'altezza: dietro al Professore che ha segnato 12 gol su calci di punizione c'è proprio il giallorosso oggi a quota 10 ma con una miglior percentuale tra tiri e gol. Il segreto? Lo stesso del Professore emigrato in America, Juninho Pernambucano: "Il mio maestro è stato Juninho, anche se lui calciava in modo molto simile a Pirlo e quindi differente dal mio. In allenamento mi esercito sempre, le traiettorie le ho già in testa: conosco bene le distanze dalla porta".

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