Roma, Garcia traghettatore: a giugno Conte o Emery
La vittoria sul Genoa e soprattutto l’abbraccio collettivo dei calciatori a Rudi Garcia, hanno contribuito a rimandare ogni decisione sul futuro del tecnico da parte del club. A quando? Probabilmente a fine stagione. Il destino dell’allenatore francese è ormai segnato e nonostante un contratto fino al 2018, a giugno il suo destino sarà lontano dalla Capitale. E’ quanto deciso di fatto dalla dirigenza giallorossa, che secondo le indiscrezioni provenienti dagli ambienti vicini alla squadra, vede ormai in Garcia un “traghettatore” da qui al termine della stagione. Il tutto ovviamente a meno di clamorosi flop che porterebbero Pallotta ad un cambio della guardia repentino. Se il presidente infatti ha concesso il suo benestare ad un avvicendamento in panchina, il ds Sabatini e il dg Baldissimi hanno evidenziato l’impossibilità attuale di trovare adesso un’alternativa che mettesse tutti d’accordo.
Se Lippi è stato considerato “bollito” come riportato da Sky, Spalletti non ha intenzione di firmare un contratto fino al termine della stagione, così come la maggior parte dei tecnici disponibili. Ecco allora che è meglio rimandare ogni discorso a giugno, quando la Roma potrà offrire la panchina ad un mister di caratura internazionale per dare il via ad un progetto nuovo di zecca. Il sogno resta quell’Antonio Conte che potrebbe liberarsi dall’Italia e che nei mesi scorsi ha già manifestato la sua disponibilità ad allenare nella Capitale. L’alternativa potrebbe essere invece quell’Unay Emery del Siviglia che potrebbe garantire, un profilo più europeo alla società giallorossa. E chissà che non si tenti anche un assalto a Josè Mourinho, dopo i contatti dei giorni scorsi. Appuntamento dunque a giugno con Garcia che nel frattempo dovrà fare il possibile per convincere la dirigenza ad un dietrofront, concludendo la stagione in maniera migliore delle precedenti.
