Roma, Garcia: “La storia è di chi vince i titoli. Il destino non è solo nelle nostre mani”

Missione compiuta per la Roma. La formazione giallorossa con un perentorio 3 a 1 firmato da una tripletta di Mattia Destro, ha espugnato il campo del Cagliari. Un risultato che permette ai capitolini di portarsi a meno 5 in classifica in attesa della sfida tra la capolista Juventus e il Livorno di lunedì sera. Rudi Garcia ha fatto il punto sulla vittoria esternando tutta la sua soddisfazione anche per il rendimento di Mattia Destro: “Vittoria giusta. Grande secondo tempo con possesso palla e gioco importante. Sfruttati spazi dopo il vantaggio in maniera impeccabile. Destro? Sapevo che era infortunato, ma lui ha dimostrato di essere un uomo d’area ma anche un giocatore completo che ha capito che bisogna dare il massimo sul campo. La voglia di vincere deve mantenerla sempre. Giocando con gli altri può migliorare. Anche quando gioca in fascia, fa bene. Non voglio nessuno fisso e quando Mattia gioca con Francesco può essere efficace in tutti i luoghi”.
Lo spirito di sacrificio di Gervinho
Parole al miele anche per Gervinho. L’ivoriano vero pupillo di Garcia anche contro il Cagliari ha dimostrato il suo peso specifico in questa Roma: “Conosco bene Gervinho. Abbiamo fatto tanto insieme anche a Lille. Quando sono arrivato e ho visto la rosa sapevo che mancava uno come lui capace di saltare gli uomini. E’ uno che gioca anche per gli altri”.
I meriti dello staff di Garcia
Garcia ha dimostrato di saper preparare benissimo le gare. Meriti che l’ex mister del Lille divide con i suoi collaboratori: “Ho collaboratori bravi e sappiamo tutto quando affrontiamo gli avversari. Sapevamo di dover essere pazienti e abbiamo sfruttato tutto. La Roma non vinceva da 19 anni qui, ma la squadra ha fiducia e possiamo andare avanti. La pressione ora è su chi ci precede”.
I bilanci alla fine della stagione
In conclusione una battuta sulla lotta scudetto, con la Roma che rimanda il momento dei bilanci a fine stagione: “La storia è di chi vince i titoli. Il destino non è nelle nostre mani, anche se il secondo posto è quasi fatto. Il mio primo obiettivo era ridare il sorriso e l’orgoglio ai nostri tifosi e penso di esserci riuscito. I bilanci? Facciamoli alla fine anche sulla base dello scarto tra le squadre. Possiamo già dire che Roma e Juve hanno fatto cose eccezionali"