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Roma, che succede: le ragioni della crisi. E perché Di Francesco si gioca tutto

La sconfitta di Bologna è solo l’ultimo episodio del periodo nero in casa Roma e adesso c’è chi sostiene che Eusebio Di Francesco potrebbe giocarsi tutto nelle gare con Frosinone e nel derby di sabato prossimo contro la Lazio. Il mercato estivo ha destabilizzato la rosa che l’anno scorso aveva sfiorato la finale di Champions League e i 5 punti in altrettante gare sono soltanto lo specchio di una squadra senza idee e senza anima.
A cura di Vito Lamorte
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"Profondo (giallo)rosso". Potrebbe essere questo il titolo da dare alla situazione attuale della Roma di Eusebio Di Francesco. Dopo la sconfitta per 2 a 0 sul campo di Bologna la squadra giallorossa porta a 5 la striscia di gare senza vittorie tra campionato e Champions League: il club capitolino sta vivendo un momento di "crisi" abbastanza importante e a questa situazione il tecnico dovrà trovare un rimedio il prima possibile per evitare di perdere troppo terreno con le prime posizioni. 5 punti in 5 partite sono pochi per una squadra che lo scorso anno si è piazzata al terzo posto e ha conquistato le semifinali di Champions League in maniera splendida. Bisogna però ammettere che in estate la Roma ha cambiato tanto e le cessioni di Strootman, Alisson e Nainggolan sembrano aver inciso molto sul profilo tecnico e mentale della squadra che mostra una grande fragilità in tutte le gare disputate finora.

Se negli anni passati gli addii di gente come Salah, Pjanic e Rudiger avevano fatto storcere il naso alla piazza ma gli innesti avevano subito fatto voltare pagina, quest'anno il momento è molto più complicato: la Roma ha vinto solo la prima gara in casa del Torino e dopo sono arrivati due pareggi (Atalanta e Chievo) e due sconfitte (Milan e Bologna) che hanno fatto sprofondare la squadra giallorossa al 13° posto. Sicuramente le partenze hanno indebolito la rosa di Di Francesco ma quello che sembra evidente in questo momento è la fragilità mentale della squadra che non mette convinzione in nessuna giocata, che sia offensiva o difensiva, e sembra poter capitolare in qualsiasi momento della gara.

Quanto visto oggi al Dall'Ara è un po' lo specchio del momento della società capitolina: 73% possesso palla, 26 tiri totali (8 in porta) e ben 10 calci d'angolo non hanno permesso a De Rossi & co di creare qualche situazione pericolosa e vantaggiosa per trovare la via della rete. Poca sostanza e tanta indecisione nella manovra di una squadra che lo scorso anno ha sfiorato la finale di Champions League e ora sembra aver smarrito tutte le sue certezze. Irriconoscibile, senza idee e senza un'anima.

Mercoledì la Roma giocherà contro il Frosinone e sabato ci sarà il derby con la Lazio: si parla di una possibile "settimana decisiva" per Eusebio Di Francesco ma sembra difficile che la società possa cambiare in corsa e rinunciare al tecnico che ha fatto grandi cose lo scorso anno ma potrebbe pagare lui per una situazione complessa, derivata dalle scelte di mercato, che di certo non ha scelto o cercato. Un capro espiatorio perfetto. Dopo la stracittadina di sabato prossimo vedremo cosa succederà.

Di Francesco: È una questione di atteggiamento

Dopo la gara di Bologna ai microfoni di Sky Sport il tecnico giallorosso ha parlato della situazione che sta attraversando la sua squadra e di ciò che farà nei prossimi giorni per provare a uscire da questo momento:

Se avessi le spiegazioni… Non sono riuscito a trovare le soluzioni e mi sento tra i responsabili. Sento parlare poco di atteggiamenti, di fuoco dentro. È quello che serve con squadre come il Bologna quando devi fare giocate importanti, concretizzare occasioni a un metro dalla porta. Se perdi tutti i contrasti è solo demerito tuo. Non sono abituato a cercare alibi, ma soluzioni. Non so dire con quale sistema di gioco andrò avanti, devo cercare gli uomini giusti più che i calciatori giusti. Bisogna cercare gli uomini giusti per fare certe cose. Il processo di crescita deve essere veloce, altrimenti le cose non andranno bene. Per vincere un contrasto non c'è bisogno di nozioni tattiche ma di volontà. Devo valutare tante cose in questi giorni e capire come mettere al meglio la squadra in campo. Questa squadra da l'impressione di avere una grande fragilità difensiva e a questo vanno trovate soluzioni.

Monchi: Di Francesco non è in discussione

Il direttore sportivo della Roma ha parlato prima della partita di Bologna ai microfoni di Sky Sport e ha cercato di tenere in mano le redini della situazione parlando della campagna acquisti e portando l'esempio di Cengiz Under dello scorso anno:

Dopo la gara di Madrid mi sono assunto ogni responsabilità perché io sono la persona che risponde dei risultati davanti a tutti dunque sono il primo responsabile. Dire a settembre che il mercato sia tutto sbagliato, però, non è giusto. È presto per dirlo adesso. Nello scorso gennaio si diceva di far andare via Under, che poi ha fatto un girone di ritorno incredibile. Faccio questo mestiere da 20 anni e ormai ho sentito di tutto.

Infine Monchi ha rinnovato la fiducia a Eusebio Di Francesco senza se e senza ma: "L’allenatore non è in discussione, sappiamo come lavora e sappiamo ciò che ha fatto nella passata stagione. Abbiamo tanta fiducia in lui, questo è solo un momento".

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