Roma-Basilea, Ranieri deluso: Ci è mancata la grinta
Una sconfitta che pesa quanto un macigno, sia in chiave risultato, sia in chiave psicologica: l'1-3 di Roma-Basilea in Champions League ha di nuovo messo in dubbio tutte le qualità fisiche e mentali dei giallorossi, dove la latitanza di risultati non corrisponde a quella di gioco.
Infatti, i problemi, per Ranieri, risiedono esclusivamente nella testa dei giocatori, e nel periodo non proprio fortunato dei suoi: «Mi sembra che sia stata un'altra squadra rispetto a quella contro il Genoa, bisogna vedere qual è la Roma vera, bisogna capire perché c'è stato questo approccio soprattuto nel primo tempo. La motivazione deve essere sempre al massimo, evidentemente non ce l'abbiamo o non riusciamo ad averla. Nel primo tempo non abbiamo fatto un fallo, non abbiamo rubato una palla, non abbiamo vinto un tackle, eravamo disattenti, arrivavamo sempre secondi. Perché? Me lo chiedo e lo chiedo anche a loro, non mi danno risposte, dobbiamo continuare a lavorare finché non riusciremo a trovare il meglio di noi stessi».
Un problema di motivazioni? Paura di perdere? Il problema sembrerebbe risiedere anche nella sbagliata gestione tattica della palla: «Eravamo troppo lunghi e poco aggressivi quello che avevamo fatto bene col Genoa oggi non è successo, stiamo facendo buone cose, abbiamo creato tanto».
Effettivamente, nel secondo tempo la Roma ha collezionato una serie infinita di occasioni da rete, con gli ospiti freddi e fortunati nel siglare le marcature decisive nelle poche occasioni che gli sono capitate a tiro: «Tante volte l'allenatore dice: l'importante è crearle le situazioni da gol. Nel primo tempo siamo stati troppo precipitosi e siamo caduti in fuorigioco, sono tante piccole cose che non girano come dovrebbero andare, il risultato giusto stasera sarebbe stato il 2-2. La partita l'avevamo ripresa pur non giocando al meglio».
Una cosa è certa: la Roma ha dei problemi, e non importa a nessuno di che natura siano, bisogna risolverli.
Giuseppe Senese