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Roma, Baldissoni: “L’addio di Totti è stata una sconfitta”

Ai microfoni di Sky Sport, il vicepresidente giallorosso ha risposto alle accuse dell’ex capitano: “In noi c’è tanta amarezza ed è una sconfitta di tutti. L’accusa di voler ‘deromanizzare’ la Roma? Sarebbe sciocco e autolesionista rinunciare al patrimonio di giocatori come Totti e De Rossi. Pallotta ha ribadito che la Roma non è in vendita, e questo è bene che i mercati lo sappiano”.
A cura di Alberto Pucci
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Le parole di Francesco Totti hanno lasciato il segno sull'ambiente giallorosso, e hanno inevitabilmente reso ancor più difficile il rapporto tra la società e la tifoseria: in subbuglio, dopo l'addio di De Rossi e dell'ex numero 10. A poche ore dalle dichiarazioni dell'ex dirigente romanista, è così arrivata la risposta di Mauro Baldissoni: "In noi c'è tanta amarezza ed è una sconfitta di tutti – ha spiegato il vicepresidente – Evidentemente non possiamo che essere dispiaciutissimi".

"L'accusa di voler ‘deromanizzare' la Roma? Sarebbe sciocco e autolesionista rinunciare al patrimonio di giocatori come Totti e De Rossi – ha aggiunto il numero 2 giallorosso ai microfoni di Sky Sport – E' un patrimonio inestimabile dal punto di vista mediatico ed emozionale. Come facciamo a essere così stupidi a rinunciare una cosa così? Io spiegai agli americani come Totti fosse più conosciuto della Roma soprattutto da una fascia di persone. Nulla è più lontano dal vero del fatto che volevamo allontanare Totti".

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Baldissoni toglie la Roma dal mercato

La risposta più stizzita, Baldissoni l'ha però dedicata alla frase di Totti relativa all'ingresso di un'altra proprietà: "Non potevamo fare a meno di notare questo ripetuto riferimento di Totti, anche se era sollecitato dai giornalisti. Vogliamo ricordargli che essendo quotati in borsa ogni iniziativa deve essere comunicata. Pallotta ha ribadito che la Roma non è in vendita, e questo è bene che i mercati lo sappiano".

"Lo stadio? E' chiaro che è un tema cruciale, ma lo dicono tanti personaggi tra cui Claudio Ranieri – ha concluso il dirigente capitolino – Nel calcio moderno è fondamentale per diventare competitivi e senza lo stadio l'orizzonte resta complesso e non si potrà primeggiare senza un acceleratore di ricavi. Non potremo mai sfidare la Juve. Se alla lunga non verrà consentito a Pallotta di primeggiare, allora potrebbe pensare che non vale la pena farlo. Ma per lungo tempo non lascerà nulla d'intentato".

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