Roma, amuleto Salah: da quando c’è Spalletti segna e gioca come nessun altro
La cura Spalletti. Per Mohammed Salah è stato l'elemento che ha fatto la differenza. Mentre sul tecnico del club giallorosso spesso e volentieri sono piovute critiche, ci sono stati mesi difficili per un rapporto complicato con altri giocatori (Totti), c'è anche chi ha spesso sorriso per averlo in panchina la domenica e negli allenamenti infrasettimanali: è l'esterno egiziano che i capitolini riscattarono – non senza polemiche – alla Fiorentina e che a Roma si è rivalutato offrendo prestazioni sempre più importanti. La sua prima tripletta in campionato siglata contro il Bologna è semplicemente l'ultima perla di una stagione che si preannuncia entusiasmante per sè e la squadra.
Salah sembra essere solamente all'inizio. I gol e la prestazione contro il Bologna nel posticipo di domenica sera appaiono come un incipit su ciò che il giocatore egiziano sa e può fare, soprattutto se messo in condizione di poter esprimersi al meglio. Cosa che sembra aver trovato Luciano Spalletti visto che di Salah non si priva mai, sia quando decide per l'attacco leggero, senza prima punta, dove è Perotti a inserirsi come ‘falso nueve', o che propenda per il carico pesante in area altrui, con Edin Dzeko al centro del tridente.
Comunque sia, Salah gioca e segna con un rendimento e una media impressionanti. L'egiziano ieri ha raggiunto intanto Weah, Mboma e Boateng nel gotha dei giocatori africani ad essere riusciti a segnare una tripletta in Serie A. Un traguardo importante che però scompare e si ridimensiona davanti ad altri numeri ben più importanti: da quando Luciano Spalletti è tornato alla guida dei giallorossi, Mohamed Salah è il giocatore con più presenze di tutti, 31 partite, è il giocatore con più goal segnati (17) e con più assist realizzati per i compagni (10). Un vero e proprio punto di riferimento, inattesa di riuscire a trascinare la Roma a vincere qualcosa di importante sia in Italia che in Europa.
