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Roma a ballare in discoteca ‘alla faccia di Lotito’ (video/foto)

La vittoria nel derby ha regalato il 2° posto matematico e la qualificazione alla prossima Champions League ai giallorossi, che hanno festeggiato fino all’alba. Florenzi: “Ma una cosa sono gli sfottò, un’altra gli incidenti”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Festa grande per la Roma, che dopo aver battuto la Lazio nel derby della penultima giornata può festeggiare con un turno d'anticipo la qualificazione alla fase a gironi della prossima UEFA Champions League. I giallorossi raggiungono così la Juventus, qualificata con largo anticipo, e per l'Italia così resta in bilico solo il terzo posto che vale però il turno preliminare: ultimi novanta minuti di fuoco che assegneranno il terzo posto, con la Lazio che ha a disposizione due risultati su tre (vittoria e pareggio), mentre il Napoli ne ha a disposizione uno soltanto (la vittoria). Problemi che la Roma non ha: contro il Palermo sarà una semplice passerella, in attesa di conoscere gli avversari, al sorteggio dei gironi di fine agosto

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E dunque, festa grande per i tifosi giallorossi ma anche per i calciatori stessi, che ieri sera si sono scatenati in una discoteca dell'Eur ballando fino a notte fonda: una sorta di "liberazione", visto il campionato altalenante che la Roma aveva avuto finora e che aveva fatto temere che i giallorossi potessero addirittura finire al quarto posto, scavalcati da Lazio e Napoli, che avevano invece accelerato nella parte iniziale del 2015 per poi rallentare fatalmente nel momento decisivo della stagione.

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Gli sfottò erano partiti già al termine del match, con le magliette sfoggiate dai calciatori in campo, mentre sugli spalti i tifosi giallorossi impazzivano di gioia ed a loro volta esibivano striscioni e cantavano cori contro quelli della Lazio. Totalmente condannati, invece, gli episodi di violenza fuori lo stadio che avevano fatto temere il peggio prima della partita: feriti, arresti e lancio di lacrimogeni avevano caratterizzato il pre-gara, poi per fortuna il tutto è rientrato grazie al tempestivo intervento delle forze dell'ordine capitoline.

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"Un conto sono gli sfottò da derby, un'altra cosa sono gli incidenti", ha spiegato Alessandro Florenzi intervistato da Radio Roma, "gli sfottò ci sono e ci saranno sempre. Chi non è romano non può capire quello che abbiamo fatto ieri dopo il 26 maggio, quando avevamo perso la Coppa Italia contro la Lazio. Ma le magliette sono una cosa, ed un'altra quello che è successo fuori: cose completamente diverse", ha aggiunto, "io ho tanti amici della Lazio che non mi hanno detto nulla sulle magliette, ed anzi mi hanno fatto i complimenti per la partita. Sanno che la maglietta l’ho ricevuta e se perdo il prossimo derby la rifaranno loro". Parole più che condivisibili, che riconducono il derby di ieri, ed il calcio, a quello che è: un gioco, in primis, seppur con tanti interessi economici in palio per la qualificazione alla Champions League.

Sugli scudi, ovviamente, Iturbe e Yanga-Mbiwa, marcatori nel derby quasi a sorpresa. "Quando ha segnato Iturbe mi sono messo le mani in faccia, non ci credevo", ha aggiunto ancora Florenzi, "ma per quello che ha fatto e per come ha lavorato per tutta la stagione c’è da fargli un grande applauso. Mapou invece non segnava da 4 anni e mezzo ed ha trovato il momento giusto per trovare questo gol fondamentale, complimenti anche a lui". Insomma, due marcatori inattesi che hanno regalato la vittoria nel derby ed una qualificazione alla Champions che, a tratti, sembrava insperata. E poi, via alla grande festa giallorossa.

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