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Roberto Mancini può lasciare l’Inter a giugno

Il nuovo tecnico dell’Inter ha inserito nel contratto una clausola che gli permette di liberarsi a fine campionato se i risultati non saranno positivi o se il club nerazzurro non riuscirà a fornirgli una rosa importante.
A cura di Alessio Morra
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Roberto Mancini a sorpresa venerdì scorso è tornato dopo oltre sei anni sulla panchina dell’Inter. L’ex tecnico del Manchester City, che è stato accolto con tutti gli onori dai suoi vecchi tifosi e che sta già lavorando alacremente perché domenica prossima esordirà nel derby con il Milan, ha firmato un ricco contratto con il club del presidente Thohir fino al giugno del 2017. Il Mancio percepirà 2,7 milioni netti fino al termine della stagione e 4 milioni netti nelle prossime due stagioni. Ma al termine di questa stagione l’allenatore che, tra pochi giorni compirà cinquant’anni, potrebbe addirittura già lasciare l’Inter. Perché si è scoperto che Mancini nel contratto ha fatto inserire una clausola in suo favore, la quale prevede che se le cose non andranno come previsto il tecnico potrà liberarsi a giugno se arriverà un’offerta migliore o se non sarà soddisfatto dei risultati e del mercato.

La clausola inserita anche nel contratto con il Galatasaray

Questa stessa clausola l’allenatore l’aveva fatta inserire nel contratto con il Galatasaray, club che ha allenato da ottobre 2013 a maggio 2014. Ed infatti al termine della stagione Mancini ha deciso di lasciare la società di Istanbul perché non era contento dei progetti e soprattutto del calciomercato del club più prestigioso di Turchia, che poi ha virato su Prandelli.

Nuovi soci per Thohir?

Nei prossimi giorni intanto è prevista una nuova assemblea dei soci nerazzurri che dovrà ratificare le dimissioni di Massimo Moratti, del figlio Angelo Mario e dei loro fedelissimi. Alla presenza del presidente Thohir si parlerà anche di un possibile aumento di capitale e pure del possibile ingresso in società di una cordata che pare possa essere guidata dall’ex presidente Ernesto Pellegrini, che viene ricordato per essere stato il presidente dell’Inter dei record di Trapattoni.

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