Roberto Baggio a GQ: potrei allenare l’Italia, un sogno una finale contro il Brasile
Dopo mesi di silenzio, il "Divin Codino" torna a parlare di se, svelando curiosissimi retroscena sui suoi sogni e sul recente passato. Intervistato dalla rivista GQ, Roberto Baggio ha illustrato il suo progetto di ristrutturazione del calcio italiano, del suo passato ai mondiali e dei suoi sogni.
L'ex fantasista di Juventus ed Inter ha voluto precisare che il suo impegno in Federazione è costante e qualitativamente da valorizzare: «Il 1° ottobre abbiamo depositato presso un notaio 127 pagine di un progetto per la ristrutturazione del calcio italiano dal punto di vista tecnico, dalla scuola allenatori alla metodologia che serve per formare i giovani. Se dovessi sintetizzare il progetto in una formula, direi: “Recupero del territorio”. Gli obiettivi sono molteplici, ma anche questi si possono sintetizzare in uno solo: dare spazio al talento, o, meglio, trasformare il talento in valore».
Ogni riferimento a Balotelli e Cassano non è affatto casuale: «Oggi il calcio italiano fatica a gestire i propri talenti, come dimostrano i casi di Cassano e Balotelli: io non voglio giudicarli, ma dico solo che il talento non basta, dobbiamo trasmettere entusiasmo e consapevolezza, dobbiamo insegnare ai giovani a emozionarsi e anche a chiedere scusa».
Infine, un sogno coltivato da sempre nel cassetto: «Da bambino, quando giocavo a pallone per strada, avevo un sogno: scendere in campo nella finale di Coppa del mondo, affrontare e battere il Brasile. Nonostante abbia perso il mondiale nel ’94 col Brasile ai rigori, nella maniera peggiore, non ho mai abbandonato quel sogno. Allenare l’Italia in una finale col Brasile? Eh, può essere. Non si sa mai…»