Road to Euro 2016: Spagna con il cartello ‘lavori in corso’

I campioni in carica della Spagna si avvicinano al prossimo Europeo di Francia con il cartello bene in vista di "lavori in corso". È il quadro che emerge dalle due amichevoli disputate durante la pausa pasquale contro Italia e Romania. Due gare che hanno visto Del Bosque fare a meno degli infortunati Iniesta e Busquets e dell'acciaccato, ma anche punito, Diego Costa e nelle quali sono stati fatti ruotare tutti gli effettivi a disposizione effettuando diversi esperimenti. Ne sono conseguiti due pareggi senza brillare: nel primo, contro l'Italia, solo la bravura del portiere De Gea ha impedito agli azzurri di conquistare una meritata vittoria; nel secondo, contro la Romania, dopo un paio di apprensioni procurate al portiere Tatarusanu, sono emersi ancora problemi nel verticalizzare le azioni enel dare ritmo agli attacchi. Andiamo, dunque, ad analizzare le caratteristiche degli iberici in questa fase di preparazione
MODULO E TATTICA – È il 4-3-3 il sistema di gioco sul quale sta insistendo Del Bosque. Tra i pali, al di là del record di presenze raggiunto da Casillas contro la Romania, sarà l'emergente De Gea il titolare; in difesa i punti fermi sono Piqué e Sergio Ramos da centrali con Koke prima alternativa, mentre sugli esterni agiscono Juanfran, Azpilicueta e Jordi Alba; a centrocampo, come di consueto nella storia della Nazione, le alternative sono numerose tra Thiago Alcantara, Isco, Fabregas, Busquets e soprattutto Iniesta; davanti tutto da costruire potenzialmente attorno a Morata per stessa ammissione del ct.
PUNTO DI FORZA – È il centrocampo il reparto di maggiore qualità della squadra. Anche senza Xavi, una mediana che può contare sui piedi e la visione di gioco di Iniesta, Fabregas e Thiago Alcantara, oltre ai muscoli di Busquets, ha pochi eguali in Europa e nel Mondo. Il compito di Del Bosque sarà quello di ristabilire certi equilibri e ritrovare l'intesa con il reparto avanzato.
PUNTO DEBOLE – L'attacco al momento non offre particolari garanzie. Morata, impiegato troppo largo e a supporto di una prima punta di ruolo, perde in efficacia sotto porta. Aduriz ha poca esperienza a livello internazionale e Diego Costa è in una fase di appannamento, la fantasia di Mata potrebbe essere di supporto, anche se pure lui non se la passa particolarmente bene in quel di Manchester.