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Road to Euro 2016: la solida Romania tenta l’impresa con la Francia

Squadra solida, ordinata tatticamente e che subisce pochissimo. Scopriamo punti di forza e limiti della Romania del ct Iordanescu, inserita nel girone A.
A cura di Mirko Cafaro
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Dovrà vedersela con Francia, Albania e Svizzera, la Romania del ct Anghel Iordanescu, approdata agli ormai imminenti Europei grazie al secondo posto nel gruppo F di qualificazione, alle spalle dell'Irlanda del Nord (avanti di una sola lunghezza) e davanti all'Ungheria (che ha poi staccato il pass attraverso i play off). Un traguardo raggiunto grazie a una solida impostazione di squadra che le ha permesso sinora di restare imbattuta per ben quattordici gare consecutive (nel dettaglio sette vittorie e altrettanti pari), compreso l'ultimo 0-0 con i campioni in carica della Spagna. Un pareggio considerato dallo staff tecnico una sorta di prova generale della gara di esordio contro i padroni di casa della Francia; un match nel quale l'impostazione tattica, basata su strenua resistenza agli attacchi, chiusure e rapidi contropiedi, unita alle grandi aspettative che pesano sulle spalle dei transalpini, potrebbero giocare a favore di un exploit.

MODULO E TATTICA – Il ct Iordanescu si affida a un 4-2-3-1 che, in fase difensiva, si trasforma rapidamente in 4-5-1 creando grande densità a centrocampo, utile a generare un primo schermo alla difesa in linea. Come anticipato, la squadra fa delle ripartenze veloci la sua prima risorsa offensiva, funzionale soprattutto quando regge anche la tenuta difensiva.

PUNTO DI FORZA – Un gruppo giovane, ben affiatato, capace di lavorare sodo e discretamente puntellato con elementi di esperienza nei ruoli chiave (il fiorentino Tatarusanu tra i pali, il napoletano Chiriches in difesa, Pintilii dello Steaua in mediana e Keresu del Ludogorec in attacco). È questo, più di altri, l'aspetto sul quale punta Iordanescu. Al resto ci pensa la disciplina tattica.

PUNTO DEBOLE – La squadra subisce poco, ma segna anche pochissimo. Quattro delle ultime otto partite si sono concluse sullo 0-0 e l'attacco non sembra ingranare, benché tatticamente le occasioni da sfruttare non manchino. Il contropiede alla lunga può rivelarsi una soluzione troppo prevedibile.

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