Rivoluzione UEFA: pronti ad anticipare la chiusura del calciomercato estivo
Il calciomercato si fa 12 mesi l'anno, lo sanno tutti. Poi si certificano gli accordi e i contratti nelle sessioni che restano ufficialmente aperte dove si depositano i fogli di carta firmati. Per il resto è una compravendita sempre in crescita e al lavoro: prima, durante e dopo le competizioni europee e i vari campionati. Certo è che la parte più estesa, quella estiva, cozza spesso con l'inizio della nuova stagione e porta con sè problematiche soprattutto nelle prime gare. Fatto per cui, già in passato si era chiesto – soprattutto con l'anticipo dei campionati – di chiudere la sessione non più a fine agosto ma a metà del mese. Adesso, sembra, che anche l'UEFA abbia recepito questa direttiva.
L'UEFA ‘chiude' al calciomercato
Ingerenze sui risultati: dibattito aperto da sempre
Aleksander Ceferin, presidente della Uefa dal 16 settembre 2016, ha toccato l'argomento calciomercato e si è espresso col The Times su un tema particolarmente caldo in questo periodo: quando chiudere la sessione estiva perché non coinvolga le partite in campo? Spesso alcuni club giocano i primi incontri stagionali con alcuni giocatori che qualche ora dopo si ritrovano con una maglia diversa. Controsensi e cortocircuiti che tutti hanno denunciato da sempre ma ai quali nessuno ha posto reale rimedio.
La posizione UEFA: anticipare la chiusura estiva
Adesso l'UEFA è scesa in campo: "Sono pronto ad anticipare la chiusura del calciomercato" ha sottolineato Ceferin: "Siamo consapevoli che sia in corso una seria discussione in tutta Europa sull'opzione di anticipare il termine della sessione estiva di mercato. E' per questo motivo che stiamo seguendo attentamente la vicenda. A mio avviso, non è positivo quando alcuni calciatori iniziano la stagione con una determinata squadra per poi cambiare poco dopo".
L'UEFA e il calciomercato
L'indagine sul Pgs per Mbappè e Neymar
Che l'UEFA sia molto attenta alle questioni del calciomercato è anche comprovato dall'inchiesta aperta nei confronti del Paris Saint Germain sull'affare Neymar e il pagamento da 222 milioni effettuato dai parigini che ha bypassato il Fair Play Finanziario. Non solo, il massimo organismo del calcio europeo si è interessato anche del passaggio di Mbappè dal Monaco al Psg: nel mirino, la conformità del bilancio societario dei parigini.